Mercoledì 12 luglio, ore 21.30, nell’àmbito dell’Estate ripolese, all’Oratorio di Santa Caterina, in via del Carota, a Ponte a Ema, torna, con una niuova versione “Zenrico, oe il suo clone?”, monologo teatrale di Massimo Blaco ed Enrico Zoi, da un’idea di Enrico Zoi.
Attore: Massimo Blaco. Violino: Eleonora Lucchi. Elaborazione scenica a cura di Massimo Blaco ed Eleonora Lucchi. Entrata: euro 2.
“‘Zenrico, o il suo clone?’ è un viaggio a tappe compresenti – spiegano gli Autori Massimo Blaco ed Enrico Zoi -. È la storia di una vita che si specchia nel suo ambiente naturale e contemporaneamente nell’altro da sé. È la narrazione di un approdo attraverso stagioni all’inferno ed eccentriche visioni. È un percorso non obbligato verso un finale dalla drammatica tensione. È un itinerario tra la vita e la morte, esemplificate dalla presenza dell’essere/non essere più in voga nel mondo in questi ultimi anni, gli zombies. È un cammino letterario che tenta di calpestare e digerire più stili, linguaggi ed immagini, prosa e poesia, per cercare le domande, abbozzando alcune risposte e lasciandone altre nel vago. È un incontro di intelligenze e anime che, guidate dal caso e, talora, da comuni passioni, hanno pensato di salire insieme sullo stesso convoglio, un po’ come Francis, Peter e Jack, i tre fratelli Whitman del film di Wes Anderson ‘Il treno per il Darjeeling’. ‘Zenrico, o il suo clone?’ è quindi un monologo, un dialogo e un triangolo gettato in faccia agli spettatori e, contemporaneamente, sinuoso, mellifluo, delicato, ambiguo e traditore come una serpe”.