Una “vittoria di Pirro”. Questo potrebbe rivelarsi la sentenza del Tar che ha annullato la delibera del Comune di Bagno a Ripoli con la deroga alle norme urbanistiche per la realizzazione del Viola Parking. Legali e tecnici del Comune e della Fiorentina sono già al lavoro per presentare richiesta di sospensiva degli effetti della sentenza del Tar Toscana e approntare il ricorso al Consiglio di Stato.
Ma non è questa l’unica carta in mano all’Amministrazione comunale. E’ probabile che gli uffici tecnici comunali stiano già studiando come predisporre una variante urbanistica per rendere definitivo, anziché temporaneo, il Viola Parking. Un passaggio che era già stato concordato, anche se non formalmente, tra Comune e Fiorentina al momento dell’avvio dei lavori del parcheggio temporaneo.
Lo conferma l’allora sindaco Francesco Casini, noto come “il sindaco del Viola Park” e sempre in ascolto delle esigenze di società e tifosi. “La sentenza del Tar era una possibilità prevista, ma non si tratta di nulla di drammatico – afferma -. Direi che il percorso per il Comune è ormai obbligato: a questa sentenza dovrà seguire un appello al Consiglio di Stato per la cui sentenza i tempi sono lunghi. Nel frattempo, come stabilito oltre 12 mesi fa, il Comune avvierà il procedimento urbanistico per la realizzazione di un parcheggio definitivo. Così avevamo previsto. La temporaneità dell’attuale parcheggio era legata a esigenze di sicurezza e di viabilità, soprattutto in caso di grandi eventi. Tuttavia, il parcheggio temporaneo è attivo e continuerà ad esserlo, per evitare problemi alla viabilità. Ritengo che il parcheggio del Viola Park sia di interesse pubblico e necessario, soprattutto in occasione di grandi eventi. Credo che sia evidente a tutti che il parcheggio non ha alcun impatto negativo e non comporta un incremento del traffico nella zona, anzi, semmai contribuisce a migliorarlo”.
Quindi il destino dell’area di 5,4 ettari, acquistata dalla Fiorentina per organizzare in proprio la sosta dei tifosi (490 posti auto), di fatto, era già segnata. La trasformazione da temporanea in stabile non solo era prevista da un tacito accordo tra società viola e Comune, ma la si ipotizza velatamente anche nella convenzione stilata tra privato e pubblico. La convenzione prevede, infatti, la validità fino alla messa in esercizio della linea tranviaria (i cui lavori sono in corso) ma anche la possibile proroga in due casi: “presenza di situazioni che possono produrre limitazioni alla viabilità o al sistema dei parcheggi esistenti o previsti; interesse dell’Amministrazione comunale al mantenimento della convenzione”.
Non è quindi scontato che la realizzazione, proprio a fianco del Viola Parking, del parcheggio scambiatore della tramvia, venga ritenuta sufficiente a smaltire il grande afflusso di auto dei tifosi in occasione di manifestazioni sportive di particolare interesse al Viola Park.
Ricorso, prolungamento della deroga e variante urbanistica, punteranno a rovesciare il concetto sottolineato dal Tar: cioè dimostrare che il Viola Parking è una struttura di interesse pubblico e non solo privato.