I 490 posti auto, più 60 per i motorini, a disposizione dei tifosi che seguiranno gli allenamenti a porte aperte e le amichevoli durante il ritiro al Viola Park, sono praticamente pronti.
Gli operai della Nigro costruzioni stanno lavorando di gran lena per ultimare le fìiniture del Viola Parking, ovvero l’“area di sosta temporanea a servizio del centro sportivo della Fiorentina“, come viene indicato nei documenti ufficiali.
Ieri il Comune di Bagno a Ripoli ha comunicato alla società viola l’ok appena arrivato dalla Soprintendenza. E’ stato lo stesso sindaco Francesco Pignotti a dare la buona notizia ai dirigenti della Fiorentina durante la sua prima visita alla struttura, da primo cittadino, accompagnato dall’ex sindaco Francesco Casini che aveva seguito tutto l’iter del progetto.
Lunedì i tecnici del Comune effettueranno il sopralluogo finale per verificare che nella realizzazione del parcheggio temporaneo, sia stato rispettato quanto previsto dal progetto. A quel punto sarà la Fiorentina a decidere quando potranno aprire le porte del Viola Parking alle auto dei tifosi. Il ritiro precampionato della squadra al Viola Park inizierà lunedì 8 luglio, ma è probabile che il “battesimo” del nuovo parcheggio avvenga il lunedì successivo, 15 luglio, in occasione dell’amichevole che la prima squadra disputerà contro la Primavera (ore 20, stadio Curva Fiesole).
L’accesso al Viola Parking è stato creato attarverso una viabilità che parte da via Nave a Rovezzano; l’uscita è in via Villa Cedri, strada molto stretta, dove è stato realizzato uno slargo per favorire il deflusso dei veicoli.
Contro l’area temporanea di sosta resta ancora pendente un ricorso al Tar di alcuni residenti. I giudici amministrativi si pronunceranno il 16 ottobre.
Il Viola Parking, regolato da una convenzione firmata da Acf Fiorentina col Comune di Bagno a Ripoli (vedi artcolo), resterà in funzione fino a quando non sarà realizzato il parcheggio scambiatore al capolinea della tramvia e la linea non sarà entrata in esercizio.
Tempi lunghi, quindi. Anche perché i lavori del parcheggio scambiatore, inaugurati in pompa magna con la “posa della prima pietra”, lo scorso 6 aprile, dagli allora sindaci Nardella e Casini (vedi articolo), non paiono aver avuto seguito. Dietro le transenne, l’area del futuro parcheggio scambiatore si mostra come terreno abbandonato, dove arbusti e sterpaglie stanno riappropriandosi del proprio dominio in attesa della “seconda pietra” e di quelle successive.