Il progetto del Viola Parking, l’area di sosta per i tifosi a servizio del Viola Park, è già in stand by. La Commissione urbanistica che che si è riunita ieri pomeriggio, ha deciso all’unanimità di eliminare l’esame della richiesta avanzata dalla Fiorentina dall’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per domani, mercoledì 29 novembre. L’ipotesi, condivisa dalle forze politiche presenti in commissione (Pd, Italia Viva, Cittadinanza attiva), è di un rinvio alla seduta del consiglio comunale che si terrà a dicembre (probabilmente il giorno 21).
La Fiorentina ha chiesto di poter realizzare il parcheggio temporaneo per i tifosi in attesa che venga costruito quello al capolinea della tramvia. A questo scopo ha firmato un preliminare di acquisto di un’area di circa 6 ettari con l’attuale proprietà (Dorin) subordinato all’approvazione del progetto da parte del Comune e della Soprintendenza (vedi articolo).
In commissione sono emerse alcune perplessità sul rispetto delle condizioni che la legge prevede per la concessione di una deroga alle normative urbanistiche. Il terreno è, infatti, a destinazione agricola e, allo scadere della convenzione che Acf Fiorentina e Comune di Bagno a Ripoli dovranno firmare, cioè quando entrerà in esercizio la tramvia, dovrà essere ripristinato nella situazione attuale entro 60 giorni, pena l’acquisizione pubblica dell’area.
La Commissione urbanistica ha deciso di chiedere un approfindomento agli ufficici tecnici e legali del Comune, oltre al parere dell’Ufficio viabilità, sull’applicazione della deroga al Piano operativo (cioè le regole urbanistiche per la zona).
Il Viola Parking si estenderebbe su una superficie di 53.370 metri quadrati, con una capienza di 490 posti auto e 60 per motorini. Previste 330 nuove alberature e superficie del terreno che resterà permeabile grazie ad una copertura in tessuto/non tessuto e ghiaia. L’accesso dovrà essere creato attarverso una viabilità che parta da via Nave a Rovezzano. La richiesta della Fiorentina di fare l’ngresso da via Villa Cedri è stata bocciata dall’Ufficio viabilità del Comune.
I tempi. Dopo l’eventuale approvazione del Consiglio comunale, il progetto del Viola Parking dovrà passare il vaglio della Commissione paesaggio del Comune e, se il parere sarà positivo, la documentazione verrà trasmessa alla Soprintendenza che avrà 45 giorni di tempo per dare il proprio parere. “Dobbiamo esaminare il progetto e la decisione spetta al soprintendente – dice l’architetta Rosella Pascucci, rersponsabile per la zona di Bagno a Ripoli – Comunque si tratta di un intervento temporaneo che va nel’interesse dei cittadini e della sicurezza. E’ la risposta ad una necessità, quindi mi pare fattibile”.
Queste le considerazioni dell’Ufficio Governo del territorio del Comune di Bagno a Ripoli per la concessione del parcheggio temporaneo: “L’uso temporaneo di cui si discute non attiva processi di rigenerazione urbana, riguarda un’area che non è degradata o dismessa, bensì una porzione rurale di terreno non aziendale intercluso all’ambito urbano, attualmente inutilizzato e scarsamente appettibile per l’attività agricola per le dimensioni contenute e la posizione. In questo contesto, l’uso temporaneo a parcheggio sarebbe orientato a favorire lo sviluppo di iniziative economiche, quelle del centro sportivo, che presenta indiscutibilmente una rilevanza di livello sovracomunale con attrazione di traffico veicolare non trascurabile in concomitanza di eventi e partite, ovvero altre attività connesse al centro sportivo, che si stanno in concreto prefigurando e che producono impatti significativi sulla viabilità principale. A tal riguardo occorre ricordare che la relazione viabilistica prodotta dalla stessa società, allegata al piano attuativo che ha autorizzato l’insediamento, minimizzava tali attività riducendole all’evento partita, solo calcio femminile e primavera giovani, proponendo una gestione transitoria con scenario senza tramvia, autolimitandosi per una ricettività complessiva di 1.500 persone. Nel periodo transitorio, sempre in base a tale relazione, gli ‘eventi partita’ sarebbe stati gestiti con bus navetta in appoggio a parcheggi pubblici esistenti in zona Firenze sud. Diversamente, stiamo registrando un progressivo incremento di attività che producono impatti diretti sulla viabilità e sulle infrastrutture locali e che, con i ritardi accumulati sulla realizzazione della tramvia, rischino di produrre effetti prolungati quanto insostenibili per la realtà del nostro territorio comunale. Per questi motivi, la risoluzione della problematica riveste indubbiamente un interesse pubblico”.
La possibilità di afflusso di spettatori, attualmente limitata a 1.500 persone, potrà essere aumentata a 2.000 (sempre 1.500 per eventi notturni). Per arrivare alla completa capienza dello stadio Curva Fiesole (3.000 posti) – ha spiegato l’architetto Gandolfo, dirigente dell’Ufficio Governo del territorio – anche dopo l’entrata in funzione della tramvia, sarà necessario uno studio di impatto acustico da parte di Arpat.
Al di là dell’interesse calcistico di campanile, ragionando semplicemente su come è nata e si evolve la struttura del Centro Viola, dobbiamo registrare come la proprietà della Fiorentina sta adottando il “sistema della rana bollita” per ottenere quello che se fosse stato dichiarato all’inizio avrebbe spaventato molti e provocato forti opposizioni. Nel gioco dell’innalzare la temperatura dell’acqua in cui nuota la malcapitata rana (leggi la popolazione di Bagno a Ripoli) anche il Sindaco e tutta l’amministrazione stanno dando un fattivo contributo.
All’inizio l’idea di avere nel territorio un centro sportivo così importante ha fatto digerire a molti la perdita di 25 ettari di buon terreno (con buona pace di chi ha sbandierato che era un gran porcaio), inoltre i commercianti limitrofi si leccavano i baffi in vista dell’arrivo di frotte di nuovi acquirenti.
Poi qualcuno ha cominciato a vedere, specie dalle colline limitrofe che in effetti 25 ettari erano tanti e cambiavano in modo significativo il paesaggio. Dopo un po’ è arrivato il rumore, non solo domenicale, che si percepisce perfettamente da lontano.
Insieme è arrivato il traffico e il parcheggio selvaggio. Per rimediare si sacrificano altri 6 ettari che solo i più sprovveduti ottimisti pensano che torneranno verdi. Ancora si scopre che il centro non sarà solo sportivo, ma conterrà bar, ristorante, ovviamente negozi più o meno di carattere sportivo e organizzerà eventi come i matrimoni. Quindi i negozianti non solo non avranno aumenti di utenze, ma si vedranno fare una concorrenza difficilmente arginabile dalla Fiorentina.
Come si legge anche nell’articolo tutto questo non basterà, ma si prevede che i frequentatori/clienti previsti saranno almeno 2000 e quindi occorreranno ancora più ettari di parcheggio e più vie di accesso e lo stesso sindaco indica come almeno mensile la frequenza degli eventi significativi. Non scordiamo puoi che Comisso ha opzionato altri terreni intorno: chi sa dove vuole arrivare!
Tutto questo, come spiegato nell’articolo non era assolutamente previsto all’inizio.
Il gradevole stagno tiepido in cui sguazzava allegra la rana (gli abitanti e i commercianti di Bagno a Ripoli) sta incominciando a scottare. Riuscirà la rana a saltar fuori prima di essere bollita? Riuscirà a capire che il fuoco che Comisso sta alimentando è alimentato proprio dal sindaco e dall’attuale giunta? Ma forse ormai la stessa rana è talmente euforica per avere il Viola Park che è contenta di morire bollita nella speranza di essere servita con contorno di patatine viola proprio nel ristorante del Centro Sportivo stesso.