Guardale la prima foto della gallery: dai gradoni più alti delle tribune del mini stadio del Viola Park, in costruzione nella piana di Ripoli, si vedono distintamente la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto. Quale altro luogo in grado di ospitare il grande centro sportivo della Fiorentina, avrebbe offerto un panorama di tale bellezza? Ecco, forse è stato proprio questo elemento che ha convinto il presidente viola Rocco Commisso a puntare su Bagno a Ripoli per il suo maxi investimento.
I lavori del Viola Park procedono spediti, anche se, probabilmente, il centro sportivo non sarà completato entro il prossimo Natale come desiderava Commisso. Tuttavia questo non impedirà che possa iniziare ad essere almeno parzialmente operativo in attesa degli ultimi ritocchi.
La galleria fotografica (realizzata nel pomeriggio di venerdì 13 maggio) mostra l’attuale stato di avanzamento del cantiere.
Grande Commisso così tutti coloro che passeranno dal centro si ricorderanno i gioielli di Firenze e certo che i lavori vanno spediti mica sono lavori pubblici dove tutti, cani e proci ci mettono bocca
Questa ispirazione di Comisso mi ricorda quando un sardo che abitava vicino a Stintino mi racconto’ come negli anni ’70 la medesima ispirazione l’ha avuta il petroliere Moratti approdando col suo yact nel golfo tra l’ Asinara e la torre della Pelosa per una tempesta. Qui trovò un angolo di paradiso nascosto e riparato di una bellezza da sogno che faceva invidia alle più belle spiagge tropicali. Quel magnate, ispirato disse : in questo posto da sogno devo costruirci un bell’albergo e così fece.
Se oggi andate in quel posto, troverete due ampie strade asfaltate corredate di ampi marciapiedi e ecologiche piste ciclabili, molti alberghi e villaggi di case.
Il posto, che prima era accessibile con grande difficoltà, ora è accessibilissimo e permette di andare in acqua direttamente sotto alla torre avendo parcheggiato l’auto, insieme molte altre decine, a pochi metri di distanza.
C’è solo un piccolo problema: il paradiso non esiste più, perché si è trasformato in una specie di città marina come la darsena di Viareggio.
Chi scrive è testimone del prima e del dopo e, dopo l’ultima volta che ci sono stato ho deciso che non ci voglio più tornare.
Questo è quello che sta accadendo al Pian di Ripoli.
Grazie Moratti, grazie Comisso, grazie sindaco Casini, grazie PD e partiti che sostengono queste scelte della nostra amministrazione.
Grazie Commisso e Casini da tutto il mondo verranno al Viola Park per ammirare la cupola del Duomo e il panorama di Firenze. Grazie perché la loro vista era impedita da qualsiasi luogo di Bagno a Ripoli. Si fa sempre più urgente costruire il megaparcheggio per ospitare le centinaia di bus turistici
Grazie Alberto
Il tuo commento è paragonabile ad un urlo.
Pochezze umane che ci distruggono
Giorno dopo giorno
La pochezza umana caro Paolo, è pensare che la natura di possa bisfrattare a nostro piacimento. Vero che i campini garantiranno la permeabilità del suolo, vero che le strutture sono in metallo, quindi avranno un impatto meno pesante e comunque con possibilità di rimozione, vero che dei piani strutturali spesso ne viene realizzata solo una parte e quello che preoccupa sono soprattutto le restanti opere a corollario come parcheggi, abitazioni ed altro che sorgerà nel Pian di Ripoli ma qui mi pare si faccia sul serio sul piano del cemento. Si potrebbe continuare ad argomentare ma sarebbe lunghissimo, certo che non è possibile più mettere la testa sotto la sabbia: la terra è solo una e le sue risorse non sono infinite, dobbiamo cominciare a pensare di salvare anche quel poco che c’è nei nostri comuni. La natura è fortissima e fantasiosa, prima o poi si ribella.
Certo, questa è la logica!
Costruiamo in una zona di interesse naturalistico e/o paesaggistico, quale altro luogo potrebbe offrire un panorama di tale bellezza?
Peccato che ragionando così abbiamo deturpato l’Italia.
Quando ci sarà anche la copertura della tribuna di questo panorama vedremo forse solo la palla del Verrocchio!
Che tristezza.
Che pochezza Umana
Ottimo sindaco che andò ad offrire a Commisso, suonò il campanello all’hotel Lucchesi, racconta lui stesso, offrendo un terreno agricolo, vincolato e di un privato
Il bene comune privatizzato
Non è neanche una vergogna, è proprio uno schifo