In teroria ci sarebbero ancora dieci giorni alla scadenza dei termini di legge per la presentazione, da parte di Italia Nostra, del ricorso al Consiglio di Stato contro il Viola Park. Ma QuiAntella è in grado di anticipare che l’associazione ambientalista non darà seguito alla procedura di appello nei confronti della sentenza del Tar Toscana che lo scorso 14 giugno (vedi articolo) definì “inammissibile” il ricorso per la ritardata presentazione di alcuni documenti.
“Il nostro consiglio nazionale avrebbe dovuto prendere una decisione sulla presentazione dell’appello nei confronti della sentenza del Tar – dice Leonardo Rombai, presidente della sezione fiorentina di Italia Nostra – Ma non si è mai riunito e ormai i termini stanno per scadere e non c’è più tempo: per questo escludo la presentazione del ricorso. Fra l’altro, proprio in questi giorni, siamo in fase elettorale per il rinnovo degli organi dirigenti nazionali”.
Secondo i legali fiorentini dell’associazione, a quanto riferisce lo stesso professor Rombai, ci sarebbero stati i margini per il ricorso al Consiglio di Stato: “Restiamo convinti che questa operazione urbanistica non si doveva fare e dispiace per il gran lavoro che abbiamo fatto”.
Intanto stamani il cantiere del nuovo centro sportivo della Fiorentina è stato visitato dal sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, e dagli assessori Francesca Cellini, Francesco Pignotti e Enrico Minelli. Ad accompagnarli nel “giro panoramico” il presidente Commisso, il filgio Joseph, la moglier Catherine, Joe Barone e l’architetto Casamonti.