Sulla mancata agibilità del Viola Park per i tifosi, nei giorni scorsi il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ha detto che “vi sono delle responsabilità”. Il tifosi della Curva Fiesole hano diffuso un comunicato nel quale puntano il dito sulle “istituzioni fiorentine” e chiedono rispetto. Ma chi è responsabile della mancata apertura del Viola Park? E chi manca di rispetto ai tifosi?
Lasciamo parlare le date che QuiAntella ha ricostruito in base ai documenti:
Come è noto i lavori al Viola Park non sono ultimati e quindi è in parte ancora un cantiere. La responsabilità, in questo caso, non riguarda né Comune, né Soprintendenza, né Prefettura, né altri enti pubblici.
La Fiorentina sa di non avere l’impianto ancora in regola e che c’è bisogno di alcune deroghe per poterlo aprire al pubblico.
La Commissione Comunale di Pubblico Spettacolo per la verifica dell’agibilità viene convocata per il 13 luglio e per il 20 luglio come data di riserva.
L’11 luglio (vigilia dell’inizio del ritiro della squadra) la Fiorentina, tramite i suoi tecnici, anticipa al Comune di Bagno a Ripoli in via informaIe, l’intenzione di chiedere due deroghe rispetto al progetto già approvato. Ne dà conferma con una mail ricevuta dagli uffici del Comune in data 12 luglio. La mail contiene anche la richiesta di annullare la seduta della Commissione comunale in programma per il 13.
Le deroghe richieste dalla Fiorentina sono due: una ai Vigili del Fuoco e una alla Prefettura. Entrambe devono essere presentate in Comune e da questo trasmesse agli enti competenti.
Il Comune di Bagno a Ripoli riceve le richieste di deroga lunedì 17 luglio alle 18.48; la mattina successiva la documentazione viene inoltrata al Comando dei Vigili del Fuoco.
La riunione dei Vigili del fuoco per la valutazione della richiesta è fissata per giovedì 27 luglio.
Poi l’eventuale assenso sarà trasmesso alla Prefettura e quindi al Comune di Bagno a Ripoli che rilascerà l’agibilità per il Viola Park.
Stamani il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, è intervenuto a Lady Radio. Queste le sue parole sul tema agibilità del Viola Park:
“Con la Fiorentina ci sentiamo o ci vediamo praticamente ogni giorno. Questo per dire che quando la società si riferisce alla burocrazia e alle istituzioni fiorentine non si riferisce certo al comune di Bagno a Ripoli. La questione del rilascio delle autorizzazioni non dipende peraltro più dal Comune di Bagno a Ripoli. Abbiamo in questa fase solo un ruolo da filtro tra Fiorentina e Prefettura che convoca la Commissione provinciale pubblico spettacolo per il rilascio dell’agibilità. Funziona così in un percorso di deroga come quello intrapreso da Fiorentina per l’uso dei mini stadi del Viola Park. Il Comune riceve solo gli atti e la documentazione e la inoltra immediatamente in Prefettura”.
“La Fiorentina ha richiesto due deroghe rispetto al progetto già approvato: una ai Vigili del Fuoco e una al Prefetto per il parere della Commissione Provinciale Pubblico Spettacolo – ha spiegato ancora Casini – Più una deroga al Coni legata sempre all’impianto. Una volta che la Commissione Provinciale avrà rilasciato il parere positivo, la Prefettura concederà la deroga e potrà essere fissata la verifica di agibilità. Posso dire, avendo ovviamente parlato con gli attori in causa, che tutti stanno facendo il massimo, la questione è legata ad aspetti di sicurezza, materia delicata e niente in questo contesto è mai da sottovalutare”.
“Tutti noi tifosi, anche il sottoscritto, non vediamo l’ora di poter partecipare ai primi eventi al Viola Park – ha aggiunto il sindaco -. Serve ancora un po’ di pazienza ma mi piace guardare anche oltre. A Parigi, nel comune di Poissy, il Paris Saint Germain ha realizzato il proprio centro sportivo. Un intervento simile al Viola Park. Più costoso il loro, ma sicuramente più bello il nostro. Ma la principale differenza è che il club parigino ha acquistato l’area tra il 2014 e il 2015 e inaugurano una porzione del nuovo impianto questa estate e il resto il prossimo anno. La Fiorentina ha invece acquistato il terreno nell’ottobre 2019 ed inaugura già questa estate. Abbiamo tutti quanti fatto qualcosa di straordinario che va oltre ogni standard europeo. Non dimentichiamocene”.
Se così stanno le cose, la Fiorentina avrebbe dovuto essere più chiara e dichiarare a caratteri cubitali che le porte del Viola Park sarebbero state chiuse al pubblico fino a quando l’agibilità non fosse stata concessa. Resta il fatto che le infrastrutture attorno il Viola Park non sono state preparate di pari passo, almeno per quello che ho percepito.
Le infrastrutture (parcheggio) non ha alcuna influenza sulla concessione dell’agibilità.
I lavori non sono stati ultimati, è vero. Ma i problemi e gli intoppi, tipo quelli di ” Italia Nostra” e della soprintendenza, hanno rallentato i lavori. Queste responsabilità, non sono della Fiorentina.
I lavori non hanno avuto alcun rallentamento dai ricorsi di Italia Nostra. L’intervento della Soprintendenza è stato preventivo, una volta dati i permessi i lavori sono iniziati senza problemi successivi.