“Stiamo cercando di arrivare al più presto possibile, a seguito di tutte le norme e tutte le leggi che ci sono, ad aprire al pubblico le tante partite che si dovranno giocare al centro sportivo. Il popolo viola manca alla squadra, abbiamo cancellato la data del 5 settembre per l’inaugurazione, posticipandola. Anche l’esordio della Primavera, che ci sarà il 3 settembre, non potrà avvenire al Viola Park, ma in un altro impianto”: l’ammissione del direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, conferma le anticipazioni pubblicate ieri da QuiAntella (vedi articolo), riprese da molti siti (che correttamente hanno citato la fonte) e dai giornali (che invece non l’hanno fatto).
Niente ingresso dei tifosi al Viola Park per le prossime amichevoli dell11 e 12 agosto e procedura per l’agibilità che prevede ancora delle tappe. Qualcuno l’ha chiamata “burocrazia”, in realtà, come ammette lo stesso Barone, si chiama rispetto delle regole, che vale per tutti.
Gli ha fatto eco il progettista del Viola Park, l’architetto Marco Casamonti. Ecco ciò che ha dichiarato a Radio Bruno: “Non sono sorpreso per l’attesa. Non è che si può entrare il giorno dopo la fine dei lavori. Ci sono delle istituzioni che adesso stanno collaborando. Noi dobbiamo fare quello che si fa in questi casi. Vanno fatti test e collaudi. Capisco l’ansia di poter entrare il giorno dopo, ma è anche vero che il cantiere è concluso da poco e stiamo sistemando anche le zone esterne. Ci stiamo impegnando per fare in fretta, ma stiamo facendo un percorso normale in questi casi. Stiamo cercando di non perdere tempo, ma tutti stanno lavorando con impegno e ringrazio tutte le parti in causa”.
Barone e Casamonti hanno parlato dopo un vertice tenuto stamani nell’ufficio del sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini. Nessuna critica alle istituzioni, quindi, delle quali, anzi, è stato riconosciuto l’impegno. Parole ben diverse da quelle che il direttore sportivo della Fiorentina aveva pronunciato nei giorni scorsi, cercando di sviare l’attenzione dei tifosi su responsabilità per la mancata apertura del Viola Park che, semmai, ricadono interamente sulla società viola.
“Stiamo lavorando con Fiorentina e studio Archea – ha detto il sindaco Casini – e siamo quotidianamente al lavoro da più di tre anni e mezzo con l’obiettivo che ci siamo dati di organizzare una grande inaugurazione entro la fine di settembre. Ci sarà da aspettare ancora un po’. Questo è un fattore che non dipende, in questa fase, dal nostro Comune. Sono cinque gli step che mancano per aprire al pubblico il Viola Park: devono essere fatti e siamo tutti all’opera per questo”.