C’è vita a Villa Mondeggi. Nei saloni e nelle camere rimasti chiusi per anni, risuonano passi e voci. Poltrone, soprammobili, letti, divani, si mostrano al meglio di sè agli occhi dei visitatori. Ma per la villa che fu dei Della Gherardesca, e oggi è proprietà della Città Meetropolitana, è solo un fuoco di paglia. Tre giorni di (nuova) vita in vista dell’asta online degli arredi che prenderà il via giovedì 29 giugno per concludersi il 6 luglio. Ieri, oggi (27 giugno) e domani, dalle 10 alle 16 c’è la possibilità di vedere di persona i lotti che saranno venduti. Un’occasione per visitare almeno una parte della villa, che il personale dell’istituto d’aste ha recuperato dalla polvere con un paio di settimane di lavoro. Poi tutto tornerà nell’oblio chissà fino a quando.
“Per partecipare all’asta basta collegarsi al sito www.benimobili.it, (nel campo ricerca indicare “Mondeggi”), registrarsi e seguire la procedura indicata”, spiega Fabio Talente, uno degli addetti dell’istituto d’aste, presente sul posto insieme a Gianluca Buccioni. Ad ogni visitatore vengono consegnate modalità di partecipazione all’asta, bollettino delle Aste giudiziarie con la descrizione di ogni lotto e un lungo elenco di prescrizioni e attenzioni che vanno osservate durante il giro (accompagnato) per i locali. “Fino ad ora (ieri, primo giorno di apertura ndr) si è presentata una trentina di persone – dice Talente – soprattutto commercianti e antiquari”.
Quindi si accede ai locali. Terreno (un’occasione per dare un’occhiata alle cantine), primo e secondo piano. Cartellino bianco per i lotti in vendita. Cartellino giallo per gli oggetti catalogati e notificati dalla Soprintendenza che li ritiene parte integrante della villa e quindi inalienabili separatamente. C’è anche un po’ della nostra storia: ma quella non si può vendere, né comprare.
Mah…… la GARA parrebbe essere stata CANCELLATA dal gestore della vendita come appare ben evidente in colore rosso al link:
https://www.benimobili.it/vendita/arredi-villa-mondeggi-17681-74718.html
Resta poi un dubbio:
quelle sei piante di poderi indicate al lotto 206 sono degli originali? In villa c’erano sedici piante di poderi disegnate per i Della Gherardesca da Francesco Magnelli fra il 1779 e il 1781, piante richiamate dalle foto e che non furono comprese nell’inventario di fattoria edito nel 1990, ma dovrebbero essere state trasferite successivamente alla Biblioteca Moreniana riunendole alle altre carte: O forse quelle sei piante citate nel lotto sono davvero solo delle riproduzioni a colori scelte fra le 16 piante antiche e inserite nelle cornici originali? In ogni caso, originali o copie che siano, pare strano attribuirle al secolo XIX come si legge nella descrizione del lotto.