Alcune parti di antiche mura, che risalgono probabilmente al 1300, sono state trovate durante gli scavi alla Villa di Mondeggi. I reperti archeologici sono spuntati, nei giorni scorsi, nella zona destinata ad ospitare l’auditorium interrato, mentre le ruspe rimuovevano il terreno dell’attuale giardino pensile.
“Si tratta di più strutture molto mal ridotte databili tra la fine dell’età medievale e quella moderna – spiega Pierluigi Giroldini, responsabile archeologico della Soprintendenza – Si notano un impianto semicircolare e alcuni archi, forse con funzione di sostegno al giardino pensile. Ma ancora non si capisce di cosa si tratti esattamente”.
La Villa di Mondeggi risulta identificabile con la “casa da signore” censita, nel Catasto fiorentino del 1427, tra i beni immobili di Tommaso di Piero di Messere Ridolfo de’ Bardi. “Non si può escludere che la villa sia un ampliamento di strutture preesistenti”, dice Giroldini che ha già fatto alcuni sopralluoghi sul posto.
Anche per capire meglio di cosa si tratti e il valore dei reperti, i lavori di scavo proseguono allo scopo di riportare alla luce eventuali altri manufatti, poi la Soprintendenza deciderà se e come intervenire.
Poco rilevante, invece, quanto venuto alla luce durante i lavori del parcheggio dell’ospedale dell’Annunziata (vedi articolo). “In realtà non si tratta di una strada ma di una canaletta per la regimazione delle acque – afferma il responsabile archeologico della Soprintendenza – E non è neanche molto antica, certamente post medievale, probabilmente databile tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800. E’ un ritrovamento simile ad un altro avvenuto in passato durante i lavori a monte dell’autostrada. Ha scarsa rilevanza e può essere demolita, anche se Autostrade pare intenzionata a conservarne una parte che non interferisce con i lavori. Tutti gli interventi saranno comunque accuratamente documentati”.