Il problema sul tavolo del neo sindaco Francesco Pignotti ha contorni ben delineati e richiede una soluzione in pochi giorni (entro la fine del mese la convocazione del primo consiglio comunale). La nuova giunta di Bagno a Ripoli (5 assessori più il sindaco) dovrà rispondere alle seguenti condizioni:
– accontentare la componente del Pd che ha perso le primarie ma ha lealmente appoggiato il candidato Pignotti = un assessore;
– riconoscere l’apporto di voti (seppur inferiore alle previsioni) della lista Bagno a Ripoli al Centro = un assessore;
– rispettare un “equilibrio geografico” tra Bagno a Ripoli capoluogo, Antella e Grassina;
– ovviamente rispettare la legge che impone almeno due donne;
– altrettanto ovviamente, inserire elementi con competenze e/o esperienza personale.
Collegati indirettamente alla composizione della giunta ci sono: l’individuazione del possibile presidente del consiglio comunale, del capogruppo del Pd e del capo di gabinetto che Pignotti ha in mente di istituire (una sorta di supersegretario per sindaco e assessori).
Quindi, complessivamente, otto ruoli per i quali frullano, al momento, questi dieci nomi (in ordine sparso): Francesco Conti, Paolo Frezzi, Edoardo Ciprianetti, Sandra Baragli, Patrizia Mondini, Laura Franchini, Paola Nocentini, Andrea Orsini, Leonardo Bongi, Corso Petruzzi, a cui aggiungere il possibile inserimento di un o una outsider.
Altissima probabilità di far parte della nuova giunta per Francesco Conti (per lui, ex presidente del consiglio comunale, sarebbe pronta la carica di vicesindaco), deleghe da decidere, e Paolo Frezzi, assessore uscente e rientrante ma senza l’urbanistica, che il sindaco Pignotti pare intenzionato a tenere per sè. Sarebbero invece confermate a Frezzi le deleghe personale e grandi opere.
Per la componente che alle primarie ha sostenuto Pestelli, si fanno tre nomi che riportiamo in ordine di probabilità: l’ex capogruppo Pd Sandra Baragli (che coprirebbe anche l’area antellese), l’ex consigliera Patrizia Mondini, la neo consigliera Laura Franchini che ha avuto un ottimo risultato personale (190 preferenze, seconda dietro solo a Bongi). Alla vincente del casting potrebbero andare le deleghe per sanità e sociale.
Proprio per il numero di preferenze raccolte (237) Leonardo Bongi potrebbe aspirare al ruolo di capogruppo. Se alla gioventù il Pd preferisse l’esperienza, la scelta cadrebbe invece su Andrea Orsini, già consigliere ai tempi della prima Repubblica come esponente della Dc. Possibile candidata anche Paola Nocentini, terza come preferenze e consigliera uscente. Nocentini, però, entra in ballo anche per un posto di assessora (una seconda donna è indispensabile) magari per la delega al bilancio (è una commercialista) o per la carica di presidente del consiglio comunale.
Corso Petruzzi, con le sue 311 preferenze nella lista Bagno a Ripoli al Centro (secondo più votato fra tutti i candidati dietro a Beniamino Deidda), sembra il candidato ottimale per un posto da assessore. La sua entrata in giunta, inoltre, riaprirebbe le porte del consiglio comunale all’ex consigliere Riccardo Forconi, primo dei non eletti. Da tener presente Edoardo Ciprianetti, segretario comunale del Pd, che con i suoi dieci anni da consigliere, può legittimamente aspirare a far parte in qualche modo del governo cittadino.
Fra tanti noti potrebbe alla fine inserirsi una sorpresa, magari qualcuno o qualcuna particolarmente di fiducia del sindaco Pignotti, per la delega alla cultura (e alla scuola?).
Insomma la soluzione del problema non è accontentare tutti, perché sarà impossibile, ma scontentarne il meno possibile. Solo qualche giorno e sapremo…