Ecco il “Patto di governo”, sottoscritto lunedì scorso dal sindaco Francesco Casini e dai rappresentanti delle forze di maggioranza, alla base della tregua dopo il passaggio del primo cittadino di Bagno a Ripoli dal Pd a Italia Viva.
Nelle intenzioni dei firmatari, non è chiaro per quale ragione, iI documento avrebbe dovuto restare riservato, ma QuiAntella è in grado di mostrarlo ai cittadini: un’operazione di trasparenza.
PATTO DI GOVERNO
Il sindaco Francesco Casini, preso atto del nuovo quadro politico locale determinato dal suo passaggio dal Partito Democratico a Italia Viva, rimette il proprio mandato a disposizione delle forze politiche di maggioranza (Partito Democratico, Sinistra Civica Ecologista, Partito Socialista Italiano, Lista Cittadini di Bagno a Ripoli, Italia Viva), le quali, dopo ampia discussione, decidono di rinnovargli la fiducia.
Quest’ultima si fonda sulla realizzazione delle attività previste nel programma di mandato, arricchito delle nuove opportunità verificatesi nel corso del tempo, nell’esclusivo interesse delle cittadine e dei cittadini di Bagno a Ripoli.
Il rinnovato rapporto di fiducia è sancito dalle condizioni esplicitate nel presente patto, il cui rispetto risulta necessario per proseguire la consiliatura fino a scadenza naturale.
Nello specifico, il Sindaco non sarà più protagonista e unico interprete dell’operato di governo.
Pertanto, il Sindaco e le forze politiche che lo sostengono si impegnano a rispettare le seguenti condizioni:
• condivisione e completamento del lavoro previsto nel programma di mandato della maggioranza, arricchito delle nuove opportunità verificatesi nel corso del tempo;
• riunione periodiche delle forze politiche di maggioranza, e comunque ogni qualvolta ve ne sia bisogno, per concordare e individuare i progetti e le priorità strategiche, programmatiche e amministrative in essere e quelle future;
• redistribuzione agli assessori PD delle deleghe attualmente in capo al Sindaco;
• maggiore centralità e priorità comunicativa a consiglieri e assessori nelle loro deleghe di competenza e condivisione della comunicazione del Sindaco e degli Assessori.
• maggiore condivisione preventiva di ogni decisione amministrativa da sottoporre all’esame della giunta e del consiglio comunale;
• una giornata di incontro tra giunta e consiglieri ogni 6 mesi ;
• verifica costante dell’operato dell’Amministrazione da parte delle forze politiche di maggioranza;
• agenda settimanale chiara e definita, decisa e approvata in giunta, con la suddivisione delle presenze e degli appuntamenti sul territorio e al di fuori di esso per tutta la settimana successiva, condivisa con il presidente del consiglio comunale e i capigruppo di maggioranza.
• possibilità di redistribuire ai consiglieri di maggioranza alcune deleghe (cd. minori) oggi in capo al Sindaco o agli assessori;
Ulteriori condizioni di natura più operativa, quali ad esempio quelle relative al lavoro quotidiano degli assessori e ai rapporti con il Sindaco, saranno stabilite nel corso del tempo. Il rispetto delle condizioni sarà sottoposto a continua e costante verifica e, qualora venisse a mancare l’osservanza delle stesse, la conseguenza immediata sarà il venir meno della fiducia nei rapporti tra le forze politiche e il Sindaco con la conseguente fine anticipata della consiliatura.
Bagno a Ripoli, 28.11.2022
Il caso politico è stato ieri al centro del consiglio comunale che ha sancito, di fatto, il proseguimento dell’esperienza amministrativa. Nessuna votazione e neanche dibattito. Brevi interventi del sindaco Casini, del capogruppo Pd, Andrea Bencini, del capogruppo della lista Cittadini di Bagno a Ripoli, Riccardo Forconi, dell’unico consigliere di opposizione presente, Gregorio Martinelli.
Il sindaco ha ribadito che la sua “Non è una stata una decisione presa a cuor leggero” e che “non deve avere ripercussioni sul piano amministrativo”. “Tornassi indietro – ha ammesso -, non rifarei le stesse scelte sulle modalità in cui l’ho resa nota. anche se probabilmente un modo giusto al cento per cento non c’era”. Rivolto ai consiglieri del Pd: “Per quanto mi riguarda continueremo ad amministrare insieme questo territorio nell’interesse dei cittadini e per il benessere della comunità, che sono sempre stati e devono rimanere la priorità. Non più nello stesso partito, ma saremo sempre dalla stessa parte, insieme alle altre forze della maggioranza”.
Meno diplomatico l’intervento di Bencini che ha ribadito quanto già sostenuto dal Pd ripolese all’indomani del passaggio del sidaco a Italia Viva: “L’abbandono del partito traccia una linea netta, una ferita: non può andare avanti tutto come prima, i cittadini sono preoccupati e arrabbiati. La sfiducia al sindaco avrebbe reso giustizia agli elettori traditi dal cambio di casacca, ma le conseguenze di lasciare il Comune ad un commissario prefettizio non vanno banalizzate. Continuiamo l’esperienza: ci sono le condizioni per completare il programma di mandato, ma per il sindaco non sarà una fiducia in bianco”.
Ribadita la fiducia nel sindaco da parte di Forconi (Cittadini di Bagno a Ripoli): “Mettere al centro la persona, con i suoi meriti e demeriti, crediamo sia l’unico metro di valutazione che spetta ad ogni cittadino che si sia attivato e si attivi per la propria comunità, sia esso il primo cittadino, l’assessore o il consigliere comunale. Abbiamo condiviso un programma di mandato che rispecchia appieno quelli che sono per noi i valori e le aspirazioni di crescita per il nostro territorio, quindi, è nostro preciso dovere portarlo a compimento”.
“Il nuovo patto governo noi non lo abbiamo visto – ha sottolinato Martinelli (Gruppo misto) – Sul metodo noto una scorrettezza nei confronti dei cittadini, occorreva un confronto almeno con i consiglieri”.
Tra il pubblico, gongolanti, tre rappresentanti di Italia Viva (Quintino Imbrogno, Sergio Bettini, Mauro Talenti) che, come tifosi sugli spalti dello stadio, guardano il “il neo acquisto” che gioca la sua prima partita con la nuova maglia.