Le 17 giovani pallavoliste della EuroRipoli contagiate dal Covid19 e la conseguente quarantena per alcune classi delle medie Redi e Granacci di Bagno a Ripoli e di altre scuole di Firenze (vedi articolo), hanno fatto salire il termometro della preoccupazione. Stamani, in videoconferenza, il sindaco Francesco Casini ha affronato il problema con tutti i diretti interessati e lanciato un appello, rivolto soprattutto ai genitori: “Evitare le attività esterne alla scuola non essenziali”.
Al vertice col sindaco per fare il punto della situazione hanno partecipato l’assessore alla scuola Francesco Pignotti, le presidi degli istituti comprensivi Caponnetto, Maria Luisa Rainaldi, e Mattei, Amalia Bergamasco, le presidenti del Consiglio di istituto, Olga Labonia per il Caponnetto e Giovanna Bussi per il Mattei.
Per quanto riguarda le alunne positive al Covid-19, l’Azienda sanitaria ha tempestivamente attivato le indagini epidemiologiche con la ricostruzione dei contatti ravvicinati e sono state attivate le quarantene previste da prassi.
Dal vertice la conferma che la scuola, anche in questo frangente, come da inizio anno scolastico, si è dimostrata un luogo pienamente sicuro, non una fonte di contagio. Tutto ciò grazie al forte impegno e al rigoroso lavoro di coordinamento degli istituti che dalla ripresa dell’attività a settembre hanno svolto con continuità la didattica in presenza senza interruzioni, nel rispetto assoluto e totale dei protocolli anti-contagio.
Mantenere la scuola aperta, in piena sicurezza, è la priorità, tanto dell’Amministrazione comunale quanto della stessa comunità scolastica ed educante. L’Amministrazione, a tale scopo, potenzierà ulteriormente l’attività di monitoraggio attraverso l’impiego di test rapidi, avviato da inizio gennaio con eccellenti risultati, per individuare tempestivamente eventuali nuovi casi di positività.
“Allo stesso tempo – dice il sindaco – l’Amministrazione rimarca che anche le attività sportive a Bagno a Ripoli si stanno svolgendo nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Le società sportive rappresentano luoghi in cui i ragazzi possono svolgere attività post-scuola in maniera controllata, spazi di socialità funzionali anche ad evitare possibili assembramenti in luoghi esterni che potrebbero invece facilmente sfuggire al controllo e quindi potrebbero essere potenzialmente molto più pericolosi ed esposti al rischio di contagio”.
Per quanto riguarda la società Euroripoli interessata dai contagi, la presidenza in accordo con l’Amministrazione comunale ha deciso di interrompere temporaneamente tutte le attività sportive ad eccezione della squadra di serie C.
Il sindaco Francesco Casini lancia un appello alle famiglie al fine di evitare, per i propri figli, ogni attività esterna alla scuola non essenziale: “La salute pubblica e la scuola in presenza sono priorità. Dobbiamo avere consapevolezza che, seppure i dati a Bagno a Ripoli restano ancora buoni, siamo in piena terza ondata. Agli istituti scolastici va il nostro profondo ringraziamento per l’impegno e il lavoro svolto da inizio anno, e un ringraziamento va ai nostri bambini e ragazzi che stanno facendo tanti sacrifici in questi mesi. Come amministrazione – continua Casini- , potenzieremo ancora gli screening con tamponi rapidi nelle scuole. Non vieteremo gli sport con un’ordinanza, ma stiamo monitorando attentamente e scrupolosamente tutte le attività sportive esterne alla scuola. Così come abbiamo già dato mandato alla Polizia municipale di potenziare controlli e monitoraggio nei luoghi pubblici e sul territorio per evitare assembramenti. Ma la prevenzione e la cura della nostra comunità passa anche dai comportamenti individuali, dall’impegno di ognuno. Per questo, per non vanificare gli sforzi fatti fin qui dalla scuola e dall’Amministrazione comunale per garantire la didattica in presenza, e per tutelare la salute di tutti, ci appelliamo all’intera comunità. Evitiamo le attività esterne alla scuola non essenziali: possono essere un’occasione di contagio. Evitiamo il più possibile i luoghi pubblici che possono essere occasione di assembramenti. Sono piccoli sacrifici che possono fare la differenza, per tenere la scuola aperta e per preservare la salute di tutti noi”.