Sono trascorsi 112 giorni dalla posa della prima pietra per la Variante di Grassina. Ricordate? Era il primo aprile scorso e i sindaci Nardella (Firenze) e Casini (Bagno a Ripoli), con caschetto in testa e vanga in mano, assicurarono che non era un pesce d’aprile. Ma in questi primi quattro mesi i cantieri aperti in vari punti del tracciato hanno fatto progressi minimi. La Variante dovrebbe essere ultimata in 1.000 giorni, così recita il tabellone con le informazioni tecniche sull’opera. Ad oggi, considerando i giorni trascorsi, se ne dovrebbe vedere realizzata già l’11%. Invece a parte aver disboscato e spianato qualche terreno, si vede poco o nulla.
Eppure il progetto prevede alcune opere impegnative come quattro nuovi ponti: sull’Ema (due), sul borro delle Argille, sul fosso Ugolino; un viadotto di 95 metri; vari sottopassi; due gallerie artificiali (sotto via di Lilliano e via della Fornacella).
I cantieri dell’impresa Sirem sono aperti, ma quasi sempre abitati da operai fantasma, perché nessuno li vede, e presidiati da ruspe abbandonate in cerca di qualcuno che le adotti. Il video qui sotto, girato ieri pomeriggio, venerdì 21 luglio, lo dimostra in modo inconfutabile.
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