“L’aumento dei prezzi delle materie prima è noto a tutti e sta comportando delle problematiche reali, non solo per la Variante di Grassina ma per i cantieri di tutta Italia. Tanto per i cantieri pubblici quanto per quelli privati” dice Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere metropolitano delegato alla Viabilità. “L’incremento del prezzo di materie prime quali acciaio, ferro e legno ha fatto innalzare i costi di molte opere – sottolinea Casini -, ma rispetto ai mesi passati oggi sono molto più fiducioso. Supereremo anche questa ennesima fase critica: proprio nei giorni scorsi abbiamo passato lo scoglio dei ricorsi al Tar e adesso siamo pronti alla contrattualizzazione. Per fortuna non serve che sia il consigliere Gandola ad avanzare proposte in merito visto che siamo già al lavoro da mesi attraverso Anci affinché vi sia una adeguata copertura normativa per scongiurare ulteriori perdite di tempo dovute all’exploit dei costi delle materie prime”.
Ilmsindaco Casini fa riferimento all’allarme lanciato poco prima dal consigliere metropolitano Paolo Gandola (Forza Italia): “Ancora uno stop alla Variante di Grassina e questa volta non c’entra nulla la ditta che è arrivata seconda nella gara per la realizzazione del primo lotto tra Ponte a Niccheri e Ghiacciaia. I lavori per l’infrastruttura che collegherà la parte bassa e alta della Chiantigiana bypassando l’abitato di Grassina sono fermi ed ancora non si sa quando ripartiranno. La colpa è l’aumento senza precedenti dei costi delle materie prime”.
Si tratta. aggiunge Gandola, “dell’ennesima tegola per l’opera la cui prima pietra fu posata nell’aprile 2017 senza che poi i lavori siano mai partiti. Una situazione surreale, ma questo dipende dalla contingenza economica e commerciale internazionale”.
Da qui la proposta di Forza Italia, fatta insieme al Coordinatore provinciale Paolo Giovannini: “Il Governo – spiegano Gandola e Giovannini – ha previsto di introdurre un meccanismo di compensazione a favore delle aziende appaltatrici di opere pubbliche per bilanciare i sovrapprezzi ed evitare ritardi nella realizzazione delle stesse ma ad oggi lo stanziamento è previsto per circa 100 milioni per tutta Italia, un importo di gran lunga inferiore rispetto alle reali necessità. Chiederemo ai nostri parlamentari di riferimento di prendere a cuore il problema e presentare atti ed emendamenti ad hoc in Senato e alla Camera”.
Ale’ meno male…VA ABOLITA E’ SURREALE CHE ANCORA SI PENSA CHE SERVA
ma vi sembra normale che io proprietario di una colonica in via san Michele a tegolaia debba sopportare di vedere delle recensioni arancioni da circa 5 anni deturpando il paesaggio e abbassando notevolmente il valore di mercato del mio immobile per colpa di persone incapaci di finire una strada inutile? levate quelle transenne e rimettetele quando sarete certi che la strada venga portata a termine. oppure portatevele sotto casa vostra e guardate quanto sono belle e utili. stiamo parlando di immobili di valore ingenti no di bifocali all’osmannoro,state ARRECANDO DANNI INSOSTENIBILI al paesaggio e alle persone come me che hanno comprato VILLE nel Comune più assurdo e per niente competente di ciò che lo circonda.
BRAVO SINDACO SPERO CHE TUTTE LE RETI ARANCIONI TE LE PORTINO A CASA TUA PER 5 ANNI!!!!
p.s.Se leggi rispondimi
boh io resto del idea che hanno sbagliato tutto sulla variante di grassina ci sono già le strade che portano nelle rispettive direzioni,tagliare le strade per farne altre non ha senso solo uno spreco di denaro tutto qui.dalle parti Via di Tizzano penso che in quel punto ha un senso ma per il resto no.secondo me