I lavori della Variante di Grassina, ormai in fase molto avanzata, sono a rischio stop. La Città Metropolitana, committente dell’opera, è in forte ritardo con i pagamenti alle imprese che hanno dato un ultimatum: o i soldi arrivano entro la fine di aprile, oppure i cantieri si fermeranno.
L’avvertimento è stato messo nero su bianco in una lettera che la ditta Rosi Leopoldo, capofila del raggruppamento di imprese impegnate nei lavori della Variante, ha inviato lo scorso 16 aprile alla Città Metropolitana.
Ad oggi le ditte hanno emesso sette fatture di Sal (Stato avanzamento lavori), ma solo le prime tre sono state saldate. Gli ultimi pagamenti risalgono al settembre 2023. Mancano all’appello 1.523.280,02 euro. “Risulta evidente – si legge nella lettera – che il mancato incasso dei Sal su citati, data la loro rilevanza, rende oramai insostenibile la gestione della commessa”. Va considerato che la gestione dei cantieri costa alle imprese 5/600mila euro ogni mese.
Ed ecco la minaccia con la quale si chiude la lettera delle imprese: “Qualora il saldo di quanto dovuto non pervenga entro quindici giorni a far data dalla presente, saremo giocoforza costretti ad interrompere le lavorazioni”. La lettera ricorda, inoltre, che il ritardo nei pagamenti è tale da far scattare gli interessi di mora previsti dalla legge.
Ma speriamo che blocchino tutto questo scempio