Il ricorso presentato al Tar da Polistrade contro il risultato della gara d’appalto per la Varainte di Grassina, che ha assegnato i lavori alla ditta Rosi Leopoldo, come ha dichiarato a QuiAntella l’amministratore delegato nonché fondatore dell’impresa, Alfiero Poli (vedi articolo), è centrato sulla contestazione del punteggio dell’offerta tecnica.
L’esame dei verbali della commissione che ha esaminato e confrontato le proposte delle 16 ditte che hanno partecipato al bando di gara, può aiutare a comprendere di cosa si tratta.
La commissione – La commissione di gara era formata da: architetto Alberto Migliori, dirigente area 2 servizi tecnici al territorio del Comune di Bagno a Ripoli (presidente); ingegner Andrea Focardi, funzionario tecnico alta specializzazione del Comune di Bagno a Ripoli (commissario esterno); archietto Luca Gentili, direzione viabilità della Città Metropolitana di Firenze (commissario interno); segretaria verbalizzante la dottoressa Luisella Gori, funzionario amministrativo del Comune Bagno a Ripoli.
La prima seduta per l’esame delle offerte tecniche è avvenuta il 21/9/2020. Ne sono seguite altre 8 in data 24/9, 1/10, 6/10, 20/10, 28/10, 2/11, 3/11, 10/11. Nella seduta del 18 novembre 2020 si è proceduto all’apertura delle buste con l’offerta economica.
Il punteggio – Per quanto riguarda l’offerta economica l’Rti (Raggruppamento temporaneo di imprese) guidato dalla Rosi Leopoldo (risultata alla fine vincente) si piazza al sesto posto con un ribasso sulla base d’asta del 25,84% che gli assegna 20,79 punti. La Polistrade, con un ribasso del 21,71%, ottiene 26,45 punti e si piazza al quarto posto. Sulle cifre, che costituiscono un dato oggettivo, non vi sono contestazioni.
Tutte le 16 imprese in gara ottengono i 10 punti relativi alla riduzione del tempo dei lavori: 156 giorni in meno (il massimo consentito) rispetto ai 780 giorni previsti dal bando di gara. Ovvio che anche su questo parametro non vi siano contestazioni.
La soggettività dei commissari entra in ballo sull’offerta tecnica. “I punteggi di natura qualitativa e di natura quantitativa – recita il bando di gara – sono attribuiti sulla base dei criteri di valutazione elencati nella sottostante tabella. Nella parte A, componente tecnica, vengono indicati i ‘punteggi discrezionali’, vale a dire i punteggi il cui coefficiente è attribuito in ragione dell’esercizio della discrezionalità spettante alla commissione giudicatrice”.
Ecco criteri e punteggi ottenuti dalle prime due imprese nella classifica finale, relativi alla proposta tecnica.
Criterio A.1 – Proposte e migliorie in materia di caratteristiche dell’opera.
- Sub-criterio A.1.1 – Soluzioni tecniche migliorative relative al procedimento costruttivo del viadotto Ponte a Niccheri, privilegiando le proposte che offrono maggiori prestazioni in termini di portanza del viadotto a parità di ingombro della struttura di progetto.
Su questo aaspetto i tre commissari hanno espresso pareri divergenti: per l’architetto Gentili è migliore la proposta di Polistrade, per l’architetto Migliori è migliore quella di Rosi Leopoldo, per l’igegner Focardi le due proposte sono alla pari. Risultato 15 a 15. - Sub-criterio A.1.2 – Proposte e migliorie dei materiali di finitura e materiali strutturali che garantiscono una maggiore durabilità e sicurezza in esercizio dell’opera al fine di diminuire gli interventi di manutenzione futura ed i relativi costi.
Su questo aspetto le due proposte si equivalgono per Gentili e Migliori, mentre Focardi premia Rosi Leopoldo. Risultato 12,42 punti per questa ditta, 9,84 per Polistrade.
Criterio A.2 – Proposte per ottimizzazione e organizzazione del cantiere.
- Sub-criterio A.2.1 – Interferenze area sportiva di Belmonte. Verranno valutate le proposte che garantiranno in modo efficace e documentato il contenimento delle interferenze con l’attività dell’impianto sportivo minimizzando gli impatti su agibilità del manufatto spogliatoi, l’accessibilità dell’impianto, la continuità di fruizione del percorso pedo-ciclabile lungo viale dei Tigli.
Focardi e Migliori giudicano alla pari del due proposte, mentre Gentili opta per Rosi Leopoldo. Risultato: 8,05 punti a 4,39 a favore di quest’ultima. - Sub-criterio A.2.2: Verrà valutata l’effettiva capacità delle soluzioni introdotte a garantire la costante e corretta informazione a cittadinanza ed utenti della strada sulle attività in corso, sui tempi di esecuzione dell’opera e sulle temporanee modificazioni della circolazione veicolare e pedonale.
Qui c’è l’unanimità per il pareggio. Risultato 3,52 per ognuno dei due contendenti. - Sub-criterio A.2.3 – Verranno valutate consistenza e qualità della struttura organizzativa di cui si doterà l’offerente per garantire la realizzazione dell’opera in appalto secondo gli obiettivi di qualità e tempistica previste da capitolato e contratto. Saranno considerate premianti la consistenza e le qualifiche professionali e i CV del personale con funzioni direttive assegnato alla commessa, la consistenza e formazione del personale operativo, le esperienze pregresse su cantieri analoghi, oltre che la consistenza e qualità delle attrezzature disponibili o comunque messe a disposizione per l’opera, le eventuali “certificazioni di qualità” aziendale in possesso.
Mentre secondo l’architetto Gentili le due proposte sono pari, l’architetto Migliori e l’ingegner Focardi premiano nettamente le Rosi Leopoldo. Risultato: 15 punti a 8,025.
Il pnteggio finale dell’offerta tecnica è risultato quindi di 53,99 punti per Rosi Leopoldo (classificato al primo posto) e 40,775 per Polistrade (classificato al terzo). La somma con i punteggi dell’offerta economica e dello “sconto” sui giorni di lavoro hanno portato al risultato finale con la Rosi Leopoldo davanti a Polistrade. Ma ora toccherà al Tar certificare l’idoneità dei punteggi assegnati ad ogni voce.
Abitiamo da 42 anni in via poggio al mandorlo 15 (che è un letto di fiume e NON una strada). per arrivare a casa
da Capannuccia prendiamo Via S.Andrea a Morgiano (con tratto lungo di sterrata piena di buche) oppure Via Belvedere, che specialmente nel tratto che prende il nome di Via Tavernuzze, è diventata pericolosa sempre a causa delle voragini dell’ “asfalto” che non si può più chiamare tale.
Cosa possiamo fare?