Ovvia, ora siamo a posto. Dopo decenni di attesa, a ottobre partono i lavori per la Variante di Grassina. Non ci credete? E fate bene. Anche se la notizia arriva da Andrea Ceccarelli, consigliere delegato alle infrastrutture della Città metropolitana, ovvero colui che, teoricamente, dovrebbe essere il più aggiornato sulla vicenda. Non è il primo colpito da annuncite, terribile morbo che obnubila la mente e esalta il protagonismo, su quest’opera. Speriamo sia l’ultimo.
“Si parte ad ottobre, la bonifica degli ordigni bellici è già stata fatta” dichiara Ceccarelli sulla cronaca fiorentina di Repubblica, subito ripreso anche dal Tg3 Toscana. Nell’articolo si parla di un investimento di 20 milioni di euro e Ceccarelli chiosa: “I cittadini possono vedere a cosa servono gli aumenti”. Ma se i soldi (almeno quelli) per la Variante ci sono da anni! Non solo, dice anche che è stato chiuso il contenzioso con la Ccc, la cooperativa che si è aggiudicata i lavori e che chiede un ritocco di quanto pattuito per alcune modifiche al progetto. Falso: ballano ancora tre milioni, non uno scherzo. E non è neanche terminata la bonifica dagli ordigni bellici come sostiene Ceccarelli. Quella, in effetti, è l’unica cosa che ripartirà ad ottobre dopo il fallimento della prima ditta a cui era sto dato il compito e il nuovo affidamento.
Qualche settimana fa il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, aveva scritto al sindaco metropolitano Nardella, per sollecitare un intervento che sbloccasse l’impasse sulla Variante di Grassina. Lo hanno accontentato con un profluvio di chiacchiere.
Il commento di Matteini mi sembra un po’ troppo severo, anche se so benissimo che di questa variante si parla da tanto, troppo tempo. D’altro canto, la Città Metropolitana si è insediata a gennaio di quest’anno, abbiamo dovuto fare un po’ di rodaggio (soprattutto non avevamo certezze sul bilancio) ed ora proviamo a sbloccare un’opera che rischiava di diventare infinita e soprattutto nemmeno cominciata. Non sono abituato ad addossare colpe (la solita, banale litania tipo “meno-male-siamo-arrivati-noi-che-siamo-i-migliori”), dico che questo Paese è malato di burocrazia e forse anche le troppe carte bollate hanno qualche responsabilità. Devo dare pienamente ragione a Matteini su una cosa: è vero, la bonifica ordigni bellici non è stata ancora fatta, forse non sono stato chiaro con il giornalista… D’altro canto, è vero che non dovrebbe richiedere più di venti giorni, dopo finalmente dovrebbero partire i cantieri. Spero proprio di smentire Matteini, se dovesse aver ragione lui sono pronto a pagargli una colazione..
Accetto la “sfida”. Se partono i lavori della Variante in ottobre, pago molto volentieri io la colazione. Altrimenti, occhio: io sono da colazione all’inglese, non mi accontento di cappuccino e cornetto. 😉
Ecco alcune foto di colline che saranno distrutte da una variante di Grassina-Ugolino assurda.
Per 10 minuti di traffico a Grassina la mattina e la sera si stravolgono tutte le colline del chianti, da via di Belmonte al golf dell’Ugolino,per lavori che costeranno milioni di euro e dureranno all’infinito. E non solo. Non risolverà assolutamente il problema di Impruneta o altri. Forse risolverà qualche problema desiderato da ambienti della “moda”….o c’è anche una fornace ed un fallimento di una tale…forse Brunelleschi?. Forse sbaglio. E i soldi da dove arrivano? forse dai palazzi che si devono costruire di fronte alle scuole e accanto a Ponte a Niccheri, per aumentare l’ospedale e chiudere definitivamente quello di Figline. E vogliamo dire anche quale architetto dovrebbe progettarli? Vogliamo parlare dello smog di Firenze nord e fare delle misurazioni con Grassina. Forse sto delirando ma forse qualcuno non la racconta giusta.
Ma i milanesi e i romani dovrebbero costruire dei by pass sulle loro teste per 10 minuti di traffico? ASSURDO
Un impatto ambientale incredibile. Michele Polacco
No. non credo affatto che Lei stia delirando. Il problema è che sta guardando la realtà tangibile, fatta di paesaggi magnifici, centri abitati che racchiudono testimonianze di cultura costruita sulla quotidianetà. Insomma, guarda il mondo un po’ come ci ha insegnato a guardarlo la maestra Maria Maltoni.
Purtroppo chi si trova nella posizione di dover fare scelte sulle grandi opere non vede tutto questo, ma ha davanti solo piani economici, tabelle di excel, piantine su autocad, e quindi non ha nemmeno la percezione dei drammi che scaturiscono dalle sue scelte.
Come quello che in queste ore stanno vivendo i cittadini di Ponte a Niccheri che con una pedata nel sedere hanno dovuto abbandonare i loro orti espropriati per la realizzazione della variante, dopo averli curati per decenni.
Lo so, tutto diventa sacrificabile in nome del progresso, in particolare quando questo consente di spartirsi dei soldi, ma come dicono a Livorno: “Ricordatevi, che la Gente son Persone”.
Speriamo si l’ennesimo spot modello renziano del sindaco Casini per dimostrare la discontinuità con le amministrazioni precedenti che comunque ci ha già regalato un bel disboscamento delle zone interessate che sicuramente aumenterà i rischi idrogeologici in zone già compromesse,questo per dare vita ad un progetto di 50 anni fa redatto quando c’era un modello di sviluppo che oggi si è dimostrato fallimentare al quale si tenta di rimediare costruendo tramvie o incentivando la mobilità sostenibile .E penso che comunque un amministratore prima di fare qualsiasi scelta debba mettere la parola cultura,prima del proprio tornaconto
http://www.lanazione.it/firenze/provincia/2013/10/21/969469-variante_grassina_bartolini_tutto_pronto_partiamo.shtml
nel giugno 2012, per l’ennesima volta, secondo la vice presidente della Provincia Sig.ra Cantini, i lavori sarebbero partiti; promessa già fatta precedentemente innumerevoli volte. Gli annunci sono importantissimi per il consenso ma come consigliere di maggioranza del Comune di Bagno a Ripoli, sono un po a disagio