Il progetto esecutivo della Variante di Grassina, con le ultime modifiche, è stato presentato in queste ore per il passaggio burocratico finale. Gli elaborati sono sul tavolo del Rup (Responsabile unico del procedimento), l’ingegner Carlo Ferrante della Regione Toscana, per l’approvazione attraverso una determina dirigenziale (non serve più alcun passaggio nel Consiglio metropolitano). Dovrebbe trattarsi di una pura formalità, perché il progetto è stato solo integrato con aggiustamenti relativi all’interferenza fra la Variante e via di Belmonte, che avrebbe potuto creare disagi agli abitanti di Villa il Sasso e zone limitrofe. Infatti la Città Metropolitana, competente per la Variante (eredità della dalla Provincia), ha convocato per martedì prossimo, 14 febbraio, un vertice con i comuni interessati dall’opera (Bagno a Ripoli, Greve, Impruneta) e la Ccc, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto. E’ molto probabile che in quell’occasione venga stabilita la data della consegna del cantiere (verosimilmente nel mese di marzo) che costituirà il via ufficiale alla realizzazione dell’opera.
Intanto il direttore dei lavori, l’ingegner Alessio Gensini, ha già messo a punto il crono programma: “Allo scopo di limitare i disagi alla popolazione – spiega – le prime opere che verranno fatte serviranno a svincolare la viabilità minore per evitare che nella fase dei cantieri vi siano case che diventino irraggiungibili per chi vi abita. Una volta a regime, i lavori veri e propri per realizzare il tracciato della Variante proseguiranno contemporaneamente su due lotti: da Nord (Ponte a Niccheri) e da Sud (le Mortinete). Lo spirito del progetto è provocare il minor impatto ambientale possibile. Per questo riutilizzeremo nei lavori tutto il materiale proveniente dagli scavi, così da limitare al minimo il viavai di camion da e per l’esterno”.
Nelle immagini qui sotto la mappa dettagliata del primo tratto, da Ponte a Niccheri a Ghiacciaia, e dell’ultimo tratto, da Capannuccia a le Mortinete, che per comodità di lettura ho messo in orizzontale anche se lo sviluppo è in verticale da Nord a Sud