Il futuro della Variante di Grassina è ancora in stallo. Lunedì scorso c’è stato, però, un sopralluogo che potrebbe dare una svolta alla vicenda.. L’ingegner Carlo Ferrante, responsabile di tutto il procedimento per conto della Città Metropolitana, ha accompagnato i tecnici dell’impresa Varvarito Lavori sui cantieri, fermi da metà luglio, per un esame delle poche opere fatte dalla ditta Sirem a cui è stato revocato l’appalto. La Varvarito è l’impresa che si è classificata al secondo posto nella gara d’appalto, alla quale è stata chiesta la disponibilità a subetrare alla Sirem. Il titolare della Varvarito sta valutando la situazione. Avrebbe dovuto dare una risposta entro la fine di agosto ma ha chiesto ulteriori 15 giorni di tempo per riflettere su vantaggi e svantaggi di aggiudicarsi un appalto da 14 milioni di euro, in una fase non particolarmente florida per il settore edilizio, ad un prezzo assai più basso di quanto proposto.
Il problema è che tra il ribasso con il quale a suo tempo la Sirem si aggiudicò l’appalto e l’offerta che presentò la Varvarito ci sono circa dieci punti percentuali di differenza. Secondo la legge l’impresa subentrante deve fare i lavori alle medesime condizioni economiche di quella a cui è stato revocato l’appalto.
Lunedì è stato anche il giorno della firma del contratto fra la Città Metropolitana e la società Rina Consulting di Genova che si è aggiudicata la direzione lavori della Variante. Anche questo adempimento dovrebbe contribuire a sbloccare la situazione. “Nel frattempo però abbiamo perso un altro mese e mezzo – dice l’ingegner Ferrante – Avevo chiesto alla Regione, in attesa della nuova direzione lavori, di autorizzare il prolungamento del rapporto con l’ingegner Gensini, che ha seguito i cantieri fino a luglio. Intanto avrebbe potuto stilare lo stato di consistenza (cioè l’elenco delle opere portate a termine dalla Sirem ndr). Ma dalla Regione nessuna risposta”.
Così i ritardi si sommano ai ritardi. “Spero di riuscire a riaprire il cantiere all’inizio del prossimo anno – dice l’ingegner Ferrante – Ma voglio studiare tutto con attenzione, ci vuole del tempo, non possiamo rischiare un nuovo stop”.