Poco più di un anno e mezzo di lavori per completare il lotto uno della Variante di Grassina (da Ponte a Niccheri a Ghiacciaia), esattamente 624 giorni: questo l’impegno del raggruppamento di imprese che ha vinto la gara d’appalto (vedi articolo).
Al momento la “classifica” tra le 16 offerte arrivate alla Città Metropolitana è provvisoria in attesa delle verifiche sulla documentazione presentata da Rosi Leopoldo Spa di Agliana (capofila), Consorzio Stabile Toscano di Arcidosso, Endiasfalti Spa di Agliana, Calenzano Asfalti Spa di Calenzano. Per arrivare all’aggiudicazione definitiva occorreranno circa tre mesi. I lavori potrebbero ri-iniziare in primavera.
Per stabilire la gradutaria era prevista l’attribuzione fino a un massimo 60 punti per la parte tecnica (migliorie al progetto e ai metodi di realizzazione) e fino a 40 punti per la parte economica (ribasso rispetto alla base d’asta di 16.590.532,09 euro). All’interno di questi 40 punti, fino a 10 potevano essere attribuiti in base al “risparmio” di giorni di lavoro per completare l’opera rispetto ai 780 previsti nel bando.
Il raggruppamento guidato dall’impresa Rosi Leopoldo ha ottenuto un totale di 89,83 punti (53,99 punteggio tecnico; 35,84 punteggio economico). Il ribasso offerto è stato del 20,79% e i giorni per realizzare l’opera 156 in meno del previsto. Al secondo posto la Polistrade Sics, al terzo la Varvarito Lavori. Sarebbe, nell’ordine, una di queste imprese a subentrare alla Rosi Leopoldo in caso emergessero eventuali irregolarità tali da modificare la graduatoria.
Per questo è in corso da parte del Rup (Responsabile unico del procedimento), l’ingegner Carlo Ferrante della Città Metropolitana, il procedimento di verifica dell’offerta fatta dal raggruppamento di imprese primo in graduatoria. L’offerta risulta, infatti, “anomala” ai sensi dell’art 97 comma 3 del D.Lgs 50/2016 in base al quale “Quando il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa la congruità delle offerte è valutata sulle offerte che presentano sia i punti relativi al prezzo, sia la somma dei punti relativi agli altri elementi di valutazione, entrambi pari o superiori ai quattro quinti dei corrispondenti punti massimi previsti dal bando di gara”. In pratica l’impresa deve spiegare come è riuscita a ottenere consistenti risparmi economici migliorando l’offerta tecnica.
Abituatevi a queste foto.
La domanda, posta alla fine è sicuramente pertinente ma mi sembra strano che non si sappia come funziona in Italia. Chi deve verificare fa bene a farlo, la tecnica è ormai rodato e vecchia come il cucco, una volta assegnato l’appalto e iniziato i lavori quando sono a meta’ o poco meno chiedono una variazione i corso d’opera con relativo aumento del prezzo per qualsiasi motivo che vogliono e se non la ottengono fermano i lavori.
Risultato : Fregati e cantieri fermi per anni per cause in corso.
Soluzione: non fare questo obrobrio che è stantia vecchia e fuori da suo tempo a meno che non si debba far piacere a qualcuno.
Se ne vedranno delle belle gia’ una causa c’è ed è in corso per 8/9 mnl di euro.
Poi sul tracciato in alcuni punti è fuori norma scorre troppo vicino…..Le cause sono in agguato.
Esattamente!
Costruiamo chilometri di piste ciclabili anche dove non è necessario, sbudelliamo città intere per la tramvia e poi facciamo le varianti a 10 metri di distanza dalla case abitate.
Che pena.