Le conseguenze nefaste della bomba d’acqua ferragostana si allargano dalle abitazioni alle società sportive. L’Antella sarà costretta a giocare il campionato in trasferta, ospitata nell’impianto dei Ponti a Bagno a Ripoli. Il Grassina dovrà ricostituire buona parte dell’abbigliamento sportivo: maglie, calzoncini, calzettoni.
La corrente dell’Isone, gonfiato improvvisamente dalla pioggia, si è letteralmente mangiata una parte della sponda che costeggia il campo di calcio dell’Antella. Alcune baracche, usate per il ricovero di mezzi e materiali, ora si affacciano in aggetto sul torrente, sotto di loro il vuoto. Anche una porzione di campo, lungho la linea del fallo laterale, tra l’ingresso carrabile al terreno di gioco e le panchine, ha ceduto ed è stata transennata. Inoltre c’è preoccupazione per il pilone dell’illuminazione per le gare in notturna che affonda le proprie fondamenta proprio in quella zona. Ne dovrà essere verificata la stabilità
Complessivamente sono circa duecento metri di sponda erosa dalla piena, che dovrà essere rispristinata. Compito lungo e costoso che tocca al Consorzio di bonifica. E’ evidente che i biancocelesti dell’Antella non potranno giocare in casa le partite ufficiali del prossimo campionato.
La devastazione regna nella sede del Grassina. Acqua e fango hanno invaso le stanze della segreteria, ospitata nel seminterrato della Casa del popolo, gli spogliatoi, il locale adibito a lavanderia. “La sera prima della bomba d’acqua erano state preparate 65 borse con mute nuove – raccontano il direttore sportivo Massimo Colucci e il consigliere Osvaldo Righi -. Solo in parte sono state recuperate e oggi sono qui stese ad asciugare su alcune panche che abbiamo sistemate sul campo. Dovranno essere lavate, ma le asciugatrici sono state messe fuori uso dall’acqua e, ancora, non si è potuto ripristinare l’energia elettrica”.
La melma non ha risparmiato i cimeli del Grassina, molti dei quali sono andati irrimediabilmente perduti. Si sono salvate un paio di coppe mestamente appoggiate sugli scalini che scendono verso la sede rossoverde, sulla quale sembra sia passata una prepotente pennellata di marrone.