“Siete ancora in tempo per fermarvi, è ancora possibile ridiscutere le scelte assieme a cittadini ed associazioni”: è la lettera appello che l’associazione ambientalista l’Arca ha inviato a tutti i consiglieri comunali di Bagno a Ripoli in vista della seduta di lunedì 31 luglio del Consiglio che ha all’ordine del giorno l’approvazione dei nuovi Piani Operativo e Strutturale. In sostanza la programmazione urbanistica del territorio per i prossimi anni.
L’appello è definito “un ultimo invito a ripensare le scelte effettuate nei piani, incentrate su nuove costruzioni, che concorreranno ad aumentare il riscaldamento globale e ad aggravare le conseguenze dei cambiamenti climatici già in atto”.
“I nuovi piani prevedono consistenti previsioni edificatorie nel Pian di Ripoli e in collina – afferma L’Arca -, non supportate da alcuna necessità della popolazione. Il dimensionamento è stato ridotto, ma ciò che rimane è comunque una quantità consistente… Anche nel nostro territorio gli eventi estremi non sono più un’eccezione, ma sono destinati a ripetersi con maggiore frequenza… La gravità della situazione, confermata dalla comunità scientifica, impone un immediato cambiamento delle politiche di governo del territorio, per evitare di contribuire ulteriormente al riscaldamento globale e di aggravare le conseguenze dei fenomeni estremi”.
Scendendo nei dettagli dei pianni, l’Arca contesta “la quasi definitiva cancellazione del Pian di Ripoli, come zona agricola che ci separa dalla città, lo sbancamento delle colline nelle frazioni e in via del Carota per la nuova Scuola americana, la realizzazione indiscriminata di piscine nonostante la crisi idrica. È innegabile che queste previsioni, per quanto le si voglia ammantare di apparente sostenibilità, provocheranno danni paesaggistici ed ambientali irreversibili”.
“Siete solo voi con la vostra coscienza davanti ad un bivio – conclude l’associazione rivolgendosi direttamente ai consiglieri -: approvare il piano rinnovando scelte politiche che condizioneranno negativamente il futuro delle nuove generazioni o ripensarci in vista di nuove scelte dettate finalmente dall’esigenza di evitare ulteriori danni ambientali e paesaggistici”.
EDIFICAZIONE
E CONSUMO
DI SUOLO
MOLTIPLICANO
GLI EFFETTI
DEL CLIMA