Una vecchia pubblicità della Telecom sosteneva che una telefonata allunga la vita. Ma quello era uno spot. Invece le “passeggiate del cuore” fatte da alcune pazienti operate di cancro sono state davvero, per loro, un toccasana. Per questo hanno deciso di scrivere e pubblicare le loro riflessioni, fatte camminando, in un libro, “Un passo alla volta”, dedicato a chi è in cammino. E per presentarlo hanno scelto di fare tutte insieme, contornate da parenti e amici, sabato scorso, una passeggiata dal parcheggio della Fonte, lungo via Roma, fino all’Antico Spedale del Bigallo. Ad accompagnarle la dottoressa Elisabetta Surrenti, psicoterapeuta dell’ospedale Santa Maria Annunziata e ideatrice del progetto, la dottoressa Lucia Caligiani, direttrice della Sosd di Psiconcologia dell’ospedale, la dottoressa Luisa Fioretto, direttice del Dipartimento oncologico dell’Azienda Usl Toscana Centro.
“Camminare lungo percorsi che ho fatto tante volte mi ha fatto bene, è stato davvero terapeutico – racconta Stefania G., che vive a Grassina e passeggia spesso in via di Fattucchia – Camminando si può riflettere ma senza pensare al male”. Lorella abita a San Casciano e la “sua” passeggaita è vicino alla Badia di Passignano: “Un luogo magico – dice – dove ci si sente meglio. Camminare vuol dire andare avanti”. Stefania A. descrive invece con tenerezza le passeggiate col suo cane Tex in mezzo agli olivi di Quarate. Queste tre donne, apparentemente fragili, ma dalla grande forza interiore, insieme a Donata, che ha avuto l’idea del libro, Francesca, Sara, Martine e Nicoletta hanno percorso di buon passo la salita che porta al Bigallo. Una piccola processione chiassosa e spensierata come una classe di studenti in gita. Al loro fianco il sindaco Francesco Casini e la vicesindaca Ilaria Belli.
“Non dobbiamo limitarci a consolare il paziente – ha spiegato la dottoressa Fioretto, illustrando l’iniziativa – E’ importante la massima attenzione alla dimensione personale che va messa al centro del percorso di cura. Dobbiamo avere quasi più attenzione alla persona che alla malattia. Le autrici del libro trasmettono leggerezza, ci accompagnano tra paesaggi che sono anche dell’anima”. La dotteressa Surrenti ha ringraziato le otto donne per il coraggio che hanno avuto nell’esporsi scrivendo le proprie emozioni: “Il nostro lavoro è un cammino continuo, quale miglior metafora. Nel persorso della malattia è necessario riscrivere la propria biografia, accettare una se stessa diversa per poter tornare alla normalità. Camminare aiuta a ritrovarsi”. “Ognuna di noi ha descitto la sua passeggiata preferita – ha detto Donata – Poi abbiamo aggiunto una scheda tecnica sul percorso e alcune foto scatatte da noi lungo il cammino. Passeggiare è utile per fare chiarezza nei propri pensieri. E’ un’esperienza che ha migliorato le nostre vite”.
Il libro, curato da Sabrina Guzzoletti e stampato dalla tipografia Abc di Firenze, potrà essere acquistato con un contributo di 15 euro facendo richiesta al seguente indirizzo: elisabetta.surrenti@uslcentro.toscana.it. Il ricavato servirà a supportare le attività del gruppo della Psiconcologia “Il peso delle emozioni”.