Oggi, 27 gennaio, Giorno della Memoria, sulle vetrine dei negozi di Grassina è appeso un cartello con una frase dello scrittore Primo Levi: “Nel campo avevo un quaderno, non piú di venti righe. Avevo troppa paura, il fatto stesso di scrivere era sospetto. Non erano appunti tanto sapevo che non avrei potuto conservare nulla. Se non nella memoria”. “Un piccolo gesto per non dimenticare”, dice Marianna Cellai, presidente del Ccn Grassina e le sue botteghe a cui si deve l’iniziativa.
Un’altra frase di Primo Levi è stata apposta su un pigiama a righe, come quello indossato dai prigionieri nei campi di concentramento, adagiato sulla panchina rossa in piazza Umberto I: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”.