Gruppi di giovani che sciamano dalla discoteca. Parlano a voce alta (dopo ore di frastuono nelle orecchie viene quasi naturale), scherzano, ridono. Uno spilungone tenta l’ultimo abbordaggio ad una biondina con la mini: “Cosa fai nella vita?”. Qualcuno barcolla in mezzo di strada: l’ultimo goccio ne ha fiaccato l’equilibrio. Decine di auto si mettono in moto contemporaneamente per tornare verso casa. La normalità che diventa anormalità perché tutto ciò avviene alle quattro di notte in un paese, l’Antella, profondamente addormentato. E’ il secondo appuntamento del Pavoreal, la serata che richiama alla discoteca del Crc centinaia di giovani da ognidove. La prima è finita con alcuni abitanti inferociti per il caos, la confusione e comportamenti incivili. Sono andato a verificare di persona dalle 3.40 alle 5.10. Questa è la cronaca dettagliata di una notte da testimone-cronista.
Ore 3.45 – In piazza Peruzzi c’è un’auto dell’Associazione nazionale carabinieri con due volontari che sorvegliano la situazione (vi resteranno fino alle 4.30). I giovani stanno iniziando a uscire dalla discoteca. Situazione abbastanza tranquilla. Su una delle panchine dove di giorno siedono gli anziani a conversare, è sdraiato, malmesso, un giovane. Un ragazzo e una ragazza gli danno leggeri schiaffetti sulla faccia e lo chiamano per nome: “Ale, Ale, su svegliati, bravo, così. Ma quando arriva l’ambulanza?”.
Ore 3.55 – Un’ambulanza della Croce d’oro di Ponte a Ema è sul posto. I volontari stanno prestando le prime cure al ragazzo, probabilmente crollato sotto l’effetto di alcol. Il mezzo di soccorso riparte verso l’ospedale di Ponte a Niccheri.
Ore 4.00 – La campana della chiesa batte quattro rintocchi. Il suono è più gradevole dei berci di qualche sbarellato, I decibel certamente superiori.
Ore 4.10 – In piazza si ferma anche un’auto dei carabinieri della stazione di Ponte a Niccheri: il comandante Bonafede ha predisposto un pattugliamento di controllo che si protrarrà fino ad oltre le 5.
Ore 4.15 – Il flusso di uscita dalla discoteca aumenta. Qualche voce comincia ad alzarsi di tono. Un gruppetto sghignazza facendosi un selfie in via di Pulicciano, davanti alle Poste.
Ore 4.20 – Il movimento di auto si intensifica. Qualche incivile suona il clacson.
Ore 4.30 – Un gruppetto di quattro coglioni zigzaga in mezzo a via di Montisoni intonando cori contro Barberino di Mugello (mah…), poi passano alla filastrocca “ci son due coccodrilli…”. Si allontanano verso il parcheggio della Misericordia.
Ore 4.40 – In via Togliatti un ragazzo rincorre l’amico che ha allungato il passo: “Aspettami”, grida. Ma siccome l’altro lo ignora molla un fischio da pecoraio.
Ore 4.45 – Alla pizzeria a taglio i tranci di margherita e napoli vanno via che è una bellezza. Davanti al locale si è radunata una piccola folla di giovani affamati. Per entrare nel parcheggio di fianco alla Coop occorre fare una gimnkana fra auto e motorini parcheggiati un po’ così. Si sofferma anche l’auto dei carabinieri a dare un’occhiata.
Ore 4.50 – L’auto dei carabinieri, dopo aver stazionato davanti al Crc, si è spostata alla fermata del 32. “Serata tranquilla, a parte qualche grido”, confermano.
Ore 4.55 – Il flusso in uscita dalla discoteca continua ma l’ondata di piena è passata.
Ore 5.00 – Le campane si fanno sentire di nuovo cancellando, per qualche secondo, il ciaccolare dei ragazzi.
Ore 5.10 – Le ultime auto lasciano il parcheggio accanto alla scuola Michelet. E’ tempo di rientrare. Anche per il cronista.
Bravo Francesco..il tuo dovere di bravo cronista ti ha condotto a fare il sacrificio di alzarti dal letto…e purtroppo …narrare di una non “sana”gioventu..’…Giovani lo siamo stati tutti..! e tutti..con una gran voglia di divertirsi. ..fare ore piccole….qualche “bravata”..!!!..Antella..per..una notte a settimana.. invece assiste ..purtroppo e suo malgrado..allo sballo autodistruttivo..di un certo numero di giovani…Brutta cosa Francesco. .!!