Se a dicembre andrete a vedere il film Diabolik, fate ben attenzione alla scena in cui c’è un avvocato che va in su e giù per le scale del tribunale: il portaborse che lo accompagna è un grassinese, potreste averlo incontrato in via Chiantigiana o in piazza Umberto I. Sì, ancora lui, Massimiliano Cardini, l'”uomo-comparsa” si è infilato anche nel film sul più celebre criminale a fumetti.
Come è noto Cardini ha una passione sfegatata per piccole apparizioni, in film e fiction (vedi articolo). Infatti la presenza in Diabolik non è l’unica in questo periodo. Per lui le comparse sono come le ciliegie: una tira l’altra.
“Da poco ho girato alcune scene a Firenze, in piazza Savonarola, per il film di Francesca Archibugi, tratto dal libro di Veronesi Colibrì, con Pierfrancesco Favino – racconta Cardini -. Ho fatto un passante vicino alla mia auto che è stata ripresa insieme a me. Ora sto aspettando una chiamata per il Barlume 9 a Marciana Marina e per un film Disney su Shakespeare a San Gimignano”.
“Il 7 settembre sarà in concorso a Venezia il film Qui rido io di Martone – continua Cardini – al quale ho partecipato nel 2020 e mi sono già visto nel trailer. Compaio nella scena del processo a Eduardo Scarpetta relativo al presunto plagio nei confronti di Gabriele D’annunzio sull”opera La figlia di Iorio. Grande trionfo di Scarpetta e vittoria nel processo. Il regista mi ha voluto mettere all’interno della scena a lato di Tony Servillo insieme ad altre tre persone come pubblico. È stato emozionante e gratificante”.