Col trucco della frutta gli hanno sfilato 200 euro dal portafoglio e se la sono filata. La truffa/borseggio è avvenuta ieri mattina nel parcheggio del giardino i Ponti di Bagno a Ripoli. A raccontare l’accaduto è Ettore (nome di fantasia per tutelare la vittima, ma storia reale).
Erano circa le 11.40, quando ho parcheggiato ai Ponti in attesa che mio figlio uscisse di scuola. Dopo qualche minuto è arrivato un furgoncino bianco dal quale è sceso un uomo sui 35 anni. Mi è venuto incontro salutandomi calorosamente. “Ciao come stai? Il lavoro, tutto bene? Aspetti tuo figlio?”. Sono rimasto perplesso perché non sapevo chi fosse. “Non mi riconosci? – ha continuato lui – Sono il babbo di Antonio, anche io sto aspettando che esca da scuola. Sai, ho una nuova attività, vendo frutta”. Poi è andato al furgone, ha preso una cassetta di pesche, è tornato verso di me, ha aperto lo sportello della mia auto e ha messo dentro la frutta. “Sentirai com’è buona, te la regalo”. Io gli ho detto che non c’era bisogno, che non la volevo, ma lui ha insistito. Poi è andto nuovamente al furgone e si è ripresentato con altra frutta: una cassetta di meloni e una di susine, che mi ha infilato in macchina nonostante le mie imbarazzate rimostranze.
Ero un po’ frastornato… non capivo cosa volesse e cercavo di ricordare chi fosse.
Siccome continuavo a dirgli che non volevo quella frutta, mi ha detto: “Dai, dammi 5 euro per tutto, anzi facciamo 10”. Volevo levarmelo di torno, così ho tirato fuori il portafoglio per prendere i dieci euro. Lui, con mossa fulminea, me l’ha tolto di mano prendendo 50 euro. Ehi, ma che fai? Gli ho gridato. E lui: “Scusa, scusa, ecco qua. Dammi 20 euro e siamo a posto”, ha aggiunto rinfilando la banconota da 50 euro nel portafoglio che mi ha restituito. Gli ho dato i 20 euro e finalmente se n’è andato sul furgone, a bordo del quale c’era un’altro uomo, ed è partito. Immediatamente mi è venuto un sospetto. Ho aperto il poprtafoglio e ho scoperto che l’uomo con destrezza aveva rimesso i 50 euro ma aveva preso gli altri 200 che avevo. Poco prima, infatti, all’Antella avevo effettuato un prelievo Bancomat.
Sono salito sulla mia auto e ho provato ad inseguire il furgone. Gli sono stato dietro per qualche minuto, poi nella zona di viale Europa, a casua del traffico, l’ho perso di vista.
Ho voluto raccontare pubblicamente cosa mi è capitato per mettere sull’avviso le persone che potrebbero incorrere in questi truffatori.
Ettore, la mattina stessa, ha sporto regolare denuncia alla stazione dei Carabinieri di Bagno a Ripoli. Ai militari ha fornito anche il numero di targa del furgoncino bianco. I malviventi potrebbero aver seguito Ettore dopo averlo visto effettuare il prelievo al Bancomat all’Antella. Anche se, prima di fermarsi ai Ponti, ha fatto alcune commissioni. La frutta, fra l’altro, era tutta marcia. “E non riesco neanche a togliere il puzzo del melone dall’auto”, aggiunge Ettore, sconsolato.