Trasporto pubblico locale: Bagno a Ripoli si sente la Cenerentola dei comuni serviti da Ataf e Linea. La durissima requisitoria stavolta non arriva dagli utenti, che provano quotidianamente sulla propria pelle le inefficienze del servizio, ma dal sindaco Francesco Casini. A stuzzicarlo è stata una mozione presentata nell’ultima seduta del Consiglio comunale, il 6 aprile scorso, dalla consigliera Sonia Redini di Cittadinanza attiva. La mozione, basandosi sulla raccolta di tutta una serie di lagnanze da parte degli utenti (clicca qui per leggere l’articolo), chiedeva all’Amministrazione comunale e all’assessore competente un maggior impegno nel controllo e nel miglioramento del servizio di trasporto pubblico. La mozione non è stata approvata, ma il sindaco Casini si è sentito punto sul vivo, tanto da lanciarsi in alcune accuse circostanziate nei confronti di chi gestisce il servizio (oltre a farsi un giro sulle linee che servono Bagno a Ripoli qualche giorno dopo).
“Siamo molto arrabbiati come Amministrazione comunale – ha esordito il sindaco – perché il servizio di trasporto pubblico di Bagno a Ripoli è sempre più staccato dalle stazioni di Santa Maria Novella e Campo di Marte, e il centro di Firenze è sempre più lontano. Gli autobus che servono la nostra zona sono più vecchi di quelli usati per gli altri comuni; su questo vigileremo. Se qui si usa l’auto più che in altre zone è perché il servizio non è adeguato. Non accetto che mi si prospettino soluzioni per il 2030 e oltre. Non siamo contenti e stiamo portando avanti delle istanze precise”. Il presidente di Ataf Stefano Rossi e l’amministratore delegato Stefano Bonora sono avvisati. Ma alle parole il sindaco Casini ha intenzione di far seguire qualche azione più incisiva?
Vedo che sull’autobus sono saliti Sindaco e Assessore… Era semplicemente questo che abbiamo chiesto con la nostra mozione: che il Consiglio impegnasse entrambi, per quanto di propria competenza, a tutelare i diritti dei passeggeri, a monitorare la qualità del servizio.
Mi dispiace molto che sia stata definita “offensiva”.
Si può sempre controllare di più.
Noi lo abbiamo detto e continueremo a farlo. Ma incontriamo l’atteggiamento di chi non vuol sentirsi dire nulla…, salvo, poi, constatare che avevamo un po’ di ragione anche noi…
Ora, bisognerebbe passare ai fatti!
si deve anche denunciare che la linea 8 arriva solo ai Ponti e sono quindi esclusi dal servizio coloro che sono sulla salita fino alla Croce ( linea che veniva fatta tempo fa dal 33). Poichè si tratta di un percorso di circa 4 fermate, non si potrebbe aiutare coloro che vi abitano e che
pagano le tasse come quelli dei Ponti prolungando il capolinea alla Croce? Sig. Sindaco ci pensi e ci venga incontro – grazie