“Ricorso inammissibile”: la sentenza del Tar della Toscana nei confronti dell’azione promossa da Mario Razzanelli, vicecapogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Firenze, contro la linea tramviaria per Bagno a Ripoli, è netta.
Razzanelli ad inizio anno aveva presentato un ricorso contro Comune di Firenze e società Tram di Firenze Spa chiedendo l’annullamento della deliberazione della giunta comunale fiorentina del 20 ottobre 2020 relativa alla non assoggettabilità a Via (Valutazione impatto ambientale) del progetto della linea della tramvia 3.2 per Bagno a Ripoli.
“Appare evidente come i soggetti che pure sono abilitati a presentare osservazioni durante l’iter di approvazione del piano regolatore, non sono altrettanto legittimati ad agire in giudizio avverso l’atto finale approvato, laddove essi non siano specificamente titolari di una posizione di interesse legittimo”, scrivono i giudici amministrativi nella sentenza emessa nella camera di consiglio del 21 aprile scorso. A niente è valsa l’integrazione di motivazione presentata dai legali di Razzanelli per dimostrare una vicinanza dell’ufficio e dell’abitazione del consigliere alla futura linea del tram. “In definitiva – conclude la sentenza -, il ricorso deve pertanto essere dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione del ricorrente”.
Il Tar ha anche deciso che Razzanelli dovrà rimborsare le spese legali al Comune di Firenze e a Tram Spa.
“Apprendiamo la notizia del pronunciamento del Tar con grande soddisfazione – afferma il sindaco Francesco Casini -, un passaggio cruciale che consente di dare nuova spinta e nuovo impulso ad un’opera strategica come la linea 3.2 della tramvia. Un progetto di altissimo interesse pubblico che, collegandosi al sistema tramviario già esistente, sarà la chiave di volta per la mobilità sostenibile per il territorio a Sud Est di Firenze e per tutta l’area fiorentina”.