Il dibattito sferraglia veloce lungo i binari, per ora immaginari, della prossima linea di tramvia da costruire (la 3.2). Al centro dell’attenzione i tratti lungo viale Matteotti e nel comune di Bagno a Ripoli. Ad alimentare le perplessità è stata un’intervista rilasciata a La Nazione dal soprintendente ai beni culturali Andrea Pessina, che oggi è tornato sull’argomento, smorzando alcune spigolosità “Vorrei che fosse chiaro: il problema riguarda soltanto il tratto piazza della Libertà-viale Matteotti, perché sulla linea 3.2 della tramvia, in generale, siamo d”accordo”, ha detto durante la presentazione del progetto di riapertura del Corridoio Vasariano. “Il tema degli alberi è quello più delicato – ha detto Pessina – perché cambiando la disposizione dei filari, cioè allargando la sede centrale della tramvia nel viale con abbattimento di tutti gli alberi di viale Matteotti, si va ad alterare un disegno storico che è della seconda metà dell’Ottocento, tracciato dal Poggi. Io non ho mai l’ultima parola – ha aggiunto – c’è il Ministero, il Consiglio dei ministri e si vedrà. Ma vorrei almeno un’altra proposta per vedere se ci si può comunque venire incontro e, allo stesso tempo, evitare di aprire una ferita profonda”.
Poi ha parlato di Bagno a Ripoli: “Siamo d’accordo sul realizzare un nuovo ponte sull’Arno – ha detto Pessina – che potrebbe essere un buon esempio di architettura contemporanea. Quello che ci è stato proposto ci sembra gradevole. Ci sono alcune cose che forse vanno riviste. Troviamo un po’ impattante il deposito e l’officina collocati a Bagno a Ripoli, in un’area che comunque ha mantenuto un suo pregio, una sua vocazione verde che così forse verrebbe saturata. So che il Comune di Bagno a Ripoli ha presentato le stesse osservazioni e sicuramente i progettisti adesso provvederanno a elaborare soluzioni alternative. Ci sono, infine, i pesanti problemi archeologici. Ma io tutto sommato sono abbastanza fiducioso perché in genere le opere del tram non scendono mai ad una grande profondità”.
In effetti il Comune di Bagno a Ripoli, nella seduta della Conferenza dei servizi dello scorso 12 febbraio, ha presentato una lunga serie di osservazioni e richieste per migliorare l’inserimento della tramvia sul proprio territorio. Eccole in dettaglio:
- Richiesta del dimezzamento della dimensione del deposito – officina previsto nei pressi del cimitero del Pino, limitandone l’utilizzo alle sole esigenze – della linea in progetto.
- Richiesta di ridurre impatti acustici e vibrazioni nella zona del capolinea.
- Richiesta di ridurre al minimo l’utilizzo della “catenaria”, ossia il sistema di pali e cavi che sostengono la linea elettrica che alimenta il tram.
- Richiesta di nuove piantumazioni lungo la piana di Ripoli per creare un viale alberato in accompagnamento al tram.
- Richiesti approfondimenti sull’impatto dei restringimenti del tram nella zona di ingresso del territorio comunale di Firenze ed eventuali ripercussioni sulla viabilità del territorio ripolese.
- Ipotizzata la realizzazione di una ulteriore uscita sul viadotto Marco Polo che possa in futuro agevolare o compensare e eventuali criticità.
- Per quanto riguarda l’accessibilità ai parcheggi scambiatori, è stato chiesto di poter realizzare l’interramento della viabilità ordinaria prospiciente lo scambiatore all’intersezione con via Granacci, in modo da favorire il collegamento di superficie pedonale e ridurre gli impatti dell’intervento sia dal punto di vista paesaggistico che sul traffico in uscita dalla città. In alternativa, è stato chiesto l’interramento del collegamento pedonale dal parcheggio in modo che i pedoni che lasciano l’auto allo scambiatore non debbano attraversare la strada in superficie.
- È stato inoltre richiesto di realizzare un accesso diretto dal viadotto Marco Polo per lo scambiatore che insiste sul territorio fiorentino che altrimenti avrebbe aggravato i flussi su un tratto del Pian di Ripoli.
- Richiesta la realizzazione di una pista ciclabile lungo il viale Pian di Ripoli parallela alla tramvia che colleghi le piste fiorentine alla zona di Rimaggio.
- Richiesta la possibilità di valutare la realizzazione di un parcheggio interrato al posto dello scambiatore di superficie così da limitare il consumo di suolo e abbassare al minimo l’impatto paesaggistico, e comunque di provvedere a soluzioni innovative di mascherature dei parcheggi scambiatori.
- Realizzazioni di parcheggi per uso esclusivo della scuola superiore Volta Gobetti e per i residenti di via Granacci e strade limitrofe.