In tram da Bagno a Ripoli al centro di Firenze in 20 minuti, oppure a Careggi o Peretola in 40/45 minuti. Oggi un miraggio ma (relativamente) presto una realtà. Sarà possibile dal 2023, basta aspettare qualche anno. E… avere fiducia. Il progetto della linea 3.2 della tramvia è stato presentato ieri sera (lunedì 15 ottobre) al Teatro Reims nel Quartiere 3 (Gavinana) direttamente interessato al collegamento. Sala stracolma di gente. Sul palco il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli e quello comunale Stefano Giorgetti, il direttore generale del Comune di Firenze Giacomo Parenti, il direttore lavori dei cantieri delle tramvie Santi Caminiti, il direttore del sistema tramviario fiorentino Michele Priore.
Percorso – Circa 7,5 chilometri con 16 fermate. Il tram partirà da piazza della Libertà (collegata col tram a Piazza San Marco e alla Fortezza), percorrererà viale Matteotti, piazza Donatello, viale Gransci, viale Giovine Italia, lungarno della Zecca, lungarno Colombo, fino al ponte da Verrazzano attreverso il quale scavalcherà l’Arno. Quindi proseguimento in piazza Ravenna, via Poggio Bracciolini, piazza Gavinana, viale Giannotti, viale Europa, via Pian di Ripoli fino al copolinea che sarà nei pressi dell’istituto Gobetti-Volta. Il tratto in territorio di Bagno a Ripoli e di 8/900 metri.
Per il traffico privato sarà realizzato un nuovo ponte sull’Arno, tra il ponte da Verrazzano e il ponte di Varlungo, che collegherà lungarno Colombo (all’altezza di via di Bellariva) con via Jacopo da Castiglionchio attarversando l’area dell’acquedotto dell’Anconella. Si stima che a regime questa linea di tramvia possa portare 10 milioni di passeggeri all’anno. Per andare da Bagno a Ripoli a piazza della Libertà si impiegheranno 20 minuti, per Careggi poco più del doppio.
Scartate, dal dibattito con i cittadini, altre due ipotesi: 1) Dedicare alla tramvia il nuovo ponte, lasciando completamente al traffico privato il ponte Da Verrazzano, per l’eccessivo impatto dei binari sulla zona di piazza Gualfredotto; 2) Sdoppiare la tramvia con un binario in viale Giannotti e l’altro in via Datini.
Traffico privato – Le modifiche sostanziali per il traffico privato saranno costituite dal nuovo ponte sull’Arno (a quattro corsie), anche se resterà agibile una corsia per senso di marcia sul ponte Da Verrazzano, e il ritorno al doppio senso in via Datini (con la tramvia sparirà la corsia preferenziale per il bus (i collegamenti Ataf saranno tutti rivisti). In viale Giannotti, ai lati della tramvia, resterà percorribile una corsia per senso di marcia.
Costi – La realizzazione della linea tramviaria costerà 180/200 milioni. La Comunicità europea ne ha stanziati 80, altri 20 dovrebbero metterli le Amministrazioni pubbliche, il resto della somma sarà a carico delle imprese attarverso un project financing.
Tempi – Decisione definitiva in tempi stretti per non perdere i finanziamenti europei. Entro dieci giorni definizione del tracciato. Entro il 20 dicembre presentazione del progetto definitivo. Approvazione da parte del Comune di Firenze tra marzo e aprile, quindi 90 giorni per elaborare il progetto esecutivo. A gennaio 2020 apertura dei cantieri. I lavori dureranno circa 2 anni e mezzo, Collaudo e entrata in esercizio entro il 2023.
Cantieri – Il tram passerà centralmente alla sede stradale, quindi l’impatto dei lavori sull’accesso a residenze e esercizi commerciali sarà ridotto.
Tecnologia – L’ingegner Caminiti ha annunciato che almeno per il 50% del tracciato la tramvia sarà progettata “catenary free, cioè il tram non sarà alimentato per via aerea con relativo brutto impatto di pali.
Parcheggi scambiatori – Nei pressi del Gobetti-Volta sono previsti parcheggi scambiatori dove far affluire le auto dei pendolari provenienti dal Valdarno (attraverso via di Rosano) e in uscita dal casello di Firenze sud. Per il quartiere di Gavinana è prevista la realizzazione di un parcheggio da 200 posti nell’area Publiacqua. “Non pensiamo ad un gigantesco piazzale pieno di auto – ha detto il sindaco di Bagno a Ripoli, Casini – ma a piccole aree di sosta ben inserite anche sotto il profilo paesaggistico, sia a nord che a sud della tramvia. la previsione sarà già inserita nell’ambito della revisione degli strumenti urbanistici del comune. Non sono previste costruzioni tipo centro commerciale, ma penso che occorranno delle dotazioni di supporto al sistena turistico. Su tutto questo avvieremo un processo partecipativo con i cittadini di Bagno a Ripoli”.
Ponte a Niccheri – Durante il dibattito è stato sollevato da alcuni ripolesi (Sergio Favilli, Luciano Bartolini) il problema del mancato collegamento con l’ospedale di Ponte a Niccheri e, di conseguenza, con gli abitati di Antella e Grassina oltre al collegamento con la Variante (quando ci sarà). Nardella ha risposto che al momento non è ipotizzabile un prolungamento, ma ha invitato i tecnici a prendere nota. “Il sistema delle tramvie è espandibile anche in un secondo tempo – ha detto il sindaco di Firenze – In prospettiva un collegamento con Ponte a Niccheri si può immaginare”.
Jumbo Bus – L’ipotesi di un collegamento con autobus in corsia protetta è stata scarata dall’Amministrazione perché i finanziamenti stanziati dalla Comunità europea sono vincolati ad opere di trasporto pubblico “su ferro” e non su gomma.
Buongiorno
Domande:
Quante decine di alberi secolari saranno tagliati o comunque uccisi dal taglio delle radici per i sottoservizi? Avremo una Firenze con meno alberi e tanti pali di ferro (come in piazza Stazione o in viale Morgagni)?
Le centinaia di nuovi alberi piantati saranno lasciati seccare per via delle stagioni sempre più aride, come già avviene in lungarno Colombo, visto l’assessorato all’ambiente non provvedere a farli annaffiare?
Un sostenitore della tramvia a patto che non si abbattano gli alberi sui viali e su viale Giannotti.
Saluti
Gianmarco