Nonostante le molte rassicurazioni, il tram a Bagno a Ripoli ha ancora l’aspetto di un futuro incerto e lontano, anche è previsto fra otto anni. Ora a scalfire le poche certezze ci si mette anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. Ieri ha rilasciato una intervista a Repubblica nella quale fa questa affermazione: “Nel 2019 poseremo la prima pietra della linea 4 per San Donnino, un cantiere a impatto zero. E abbiamo già anche progetti e soldi per la tramvia che dalla Fortezza arriva a Libertà, scende per via Cavour fino a San Marco e risale da via Lamarmora. Dobbiamo ora decidere su Campo di Marte. Da qui a due mesi dobbiamo decidere come utilizzare i 47 milioni del ministro Delrio. La Ue ci consente di estendere il contratto di project senza fare altre gare. Dobbiamo decidere se proseguire sui viali fino a piazza Ferrucci, per Bagno a Ripoli, col tram o il jumbo-bus, o andare Campo di Marte. Faremo una consultazione. Parleremo con residenti e associazioni di categoria per stabilire la priorità”.
Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ostenta sicurezza: “Ho parlato con Nardella, a cui ho chiesto chiarimenti, e mi ha confermato che la linea verso Bagno a Ripoli si farà. Una volta arrivata la tramvia in piazza della Libertà sarà valutato il passo successivo in base a quello più facilmente realizzabile con le risorse disponibili”, afferma. Certo, il progetto c’è e nessuno lo contesta. Ma il sindaco di Firenze è stato chiaro: per ora sul tavolo ci sono solo 47 milioni di euro, una somma insufficiente a realizzare sia il collegamento con il quartiere dello stadio che con il nostro territorio.
Questa concorrenza tra Bagno a Ripoli e Campo di Marte spunta un po’ a sorpresa. E viene anche il sospetto che possa essere influenzata dalle elezioni amministrative che si terranno nella primavera del 2019. E’ indubbio che il sindaco Nardella possa ottenere più consesi dagli abitanti del Campo di Marte che da quelli ripolesi. Così l’idea del jumbo bus tra Bagno a Ripoli e il centro di Firenze (un collegamento con autobus in corsia protetta) potrebbe diventare, più che un passaggio intermedio tra il niente attuale e la tramvia, una sorta di contentino in attesa di tempi (economicamente) migliori.
Ci hanno abituato a contentini e mancette sarebbe invece l’ora di considerarci cittadini che pagano servizi utili e non che siano utili solo.in cabina elettorale
L’assessore Giorgetti di Firenze e della Città metropolitana non più tardi di un mese fa ad una riunione pubblica a Ponte a Ema escluse categoricamente il Jumbo, nulla di nuovo, sapevamo già che a Bagno a ripoli per avere la tranvia su ferro occorrerà attendere fino al 2030, giustamente la precedenza deve andare dove ci sono più abitanti!! Altrimenti perchè si è iniziato da Scandicci??
Impariamo a dire la verità!!!