Terza corsia, conto alla rovescia per la riapertura del sottopasso sulla via Chiantigiana. Sabato 6 aprile il cantiere di Autostrade per l’ampliamento del ponte sarà smantellato e la viabilità tornerà alla normalità con il ripristino di entrambi i sensi di marcia. I questi giorni Pavimental, la ditta incaricata dei lavori, sta completando le asfaltature. I lavori ai due sottopassi erano iniziati un anno e mezzo fa (nel settembre 2017) e, secondo il primo cronoprogramma diffuso, avrebbero dovuto concludersi entro un anno.
La prossima settimana servirà per portare a termine alcune finiture e gli impianti semaforici, i cordoli e l’installazione della nuova segnaletica. Successivamente alla riapertura del sottoponte autostradale, a partire dal 6 aprile sarà ripristinata l’area di via Aldo Moro che al momento ospitata il bypass. Durante la risistemazione, resterà chiuso il tratto di via Moro con accesso da via Chiantigiana, mentre l’accesso all’area residenziale sarà consentito da via Longo. Dalla metà di aprile anche quest’area sarà riportata alla situazione precedente il cantiere, con il completo ripristino della viabilità originale. Restano infine da completare alcuni paramenti dei muri esterni e interni del sottoponte, l’Amministrazione comunale sta concordando con Autostrade la soluzione più opportuna per rendere esteticamente più gradevole tutto il ponte, per arricchirlo di verde e effetti di luce led.
“Si riapre finalmente il sottopasso sulla Chiantigiana – dice il sindaco Casini – e si chiude la partita più difficile per gli impatti sulla viabilità dei lavori della terza corsia autostradale. Ringrazio i cittadini che hanno collaborato e avuto pazienza. Adesso avanti tutta con le ricadute positive: dalla sistemazione delle aree di Ponte a Ema interessate dalla bretella, la realizzazione della pista ciclabile e le altre opere compensative a carico di Autostrade. A partire dalla realizzazione del nuovo parcheggio dell’ospedale e il nuovo sistema di rotatorie che dall’uscita di Firenze portano verso i nostri centri abitati”.