A settembre la chiesa di Sant’Andrea a Morgiano riaprirà i battenti. Il parroco di Quarate, don Renato Bellucci, ha deciso di riprendere a celebrare la messa il sabato pomeriggio: “Sperando che ci siano un po’ di fedeli ad assicurare la presenza”. Sono trascorsi cinque anni dall’ultima messa, poi la chiusura. Ma ora il piccolo borgo adagiato sul crinale che sale verso Tavarnuzze si sta ripopolando, le coloniche ristrutturate hanno nuovi abitanti e don Renato confida che siano anche nuovi fedeli.
Accanto alla ripresa dell’attività religiosa c’è però qualcosa di più impegnativo. Il parroco ha in mente un progetto ambizioso. “Vorrei avviare un’operazione di restauro che trasformi Sant’Andrea a Morgiano in una chiesa-museo – dice – All’interno c’è un dipinto del pittore Cosimo Daddi e un prezioso crocifisso donato molti anni fa da una facoltosa famiglia del luogo”. Nel corso degli anni (don Renato è parroco dal 1998) sono stati fatti alcuni interventi di consolidamento e sistemazione dei locali circostanti la chiesa. “Nel corso degli anni abbiamo tolto i pollai, recuperato l’area dietro la chiesa, sistemato gli scarichi e la cucina – spiega don Renato – La facciata, restaurata a suo tempo, è stata intonacata male, mi sono accorto che è stata usata troppa sabbia, ecco perché si sgretola. Ma a questo punto vorrei eliminare del tutto l’intonaco e valorizzare le pietre della facciata. Così come vorrei eliminare il controsoffitto interno alla chiesa per mettere a vista le travi del tetto”.
E i soldi? “Potrebbero non essere un problema se il Comune mi facesse trasformare i 400 metri quadri del tetto della canonica in pannelli fotovoltaici – risponde il parroco – Non avrei più la spese dall’energia elettrica e, vendendo l’eccesso di produzione ai vicini, otterrei un’entrata stabile. Ma penso anche ad un progetto di crowdfunding per la raccolta fondi, ho amici in grosse aziende che contribuirebbero e, con la dovuta pubblicizzazione, credo che anche la gente aderirebbe. D’altronde sono per la partecipazione popolare: se vuoi la chiesa, contribuisci in qualche modo”.
Come convogliare l’attenzione generale su questa piccola chiesa di campagna? L’aiuto, secondo don Renato, potrebbe venire dalla ricerca storica. “Si dice che proprio in questa chiesa si sia tenuta una riunione in cui fu decisa addirittura l’unità d’Italia – racconta don Renato – Certo, occorre indagare a fondo, ho amici che mi aiuteranno, ma il ruolo degli storici locali del territorio (praticamente un appello a Massimo Casprini e Silvano Guerrini ndr) potrebbe rivelarsi determinante per presentare un progetto ben documentato sul quale chiedere contributi, perfino dall’estero”. Don Renato confida anche in una sinergia con la parrocchia dell’Antella e con don Moreno, con il quale condivide i natali empolesi e la frequentazione in seminario: “Don Moreno mi ha chiesto di poter utilizzare gli spazi di Sant’Andrea a Morgiano per alcune riunioni con il gruppo giovani della sua parrocchia, sicuramente sarà disponibile a dare una mano affinchè questo progetto possa concretizzarsi”. E con l’aiuto dello Spirito Santo…
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