E’ tornato il libertà il 27enne fermato per l’investimento mortale di Eloy Baca Eslava, il peruviano 60enne, travolto e ucciso lo scorso 10 gennaio in via Brigate Partigiane all’Antella.
Il giudice Federico Zampaoli, pur convalidando l’arresto e ravvisando i gravi indizi di colpevolezza, ha accolto l’istanza di revoca della custodia cautelare in carcere ritenendo non concreto il pericolo di fuga. Ha però disposto per il giovane, indagato di omicidio stradale aggravato dalla fuga, l’obbligo di presentazione ogni giorno alla polizia giudiziaria e il ritiro del passaporto. Una misura quest’ultima adottata per scongiurare il rischio che potesse scappare. L’uomo, che abita nella zona di San Polo in Chianti, cameriere in un ristorante, aveva già un biglietto per ritornare in Marocco e sposare la fidanzata con la quale rientrare poi in Italia.
Il 27enne, questa l’accusa, era alla guida della sua Fiat Punto quando a forte velocità avrebbe investito Eloy che stava attraversando la strada sulle strisce per recarsi al lavoro. Poi avrebbe proseguito verso casa, senza rallentare né fermarsi. A dare l’allarme un passante che ha chiamato il 118. Sull’asfalto sono stati rinvenuti alcuni frammenti di plastica compatibili con il faro di una vettura e nessun segno di frenata. Quando dopo qualche ora, l’automobilista è stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere di sorveglianza del comune di Bagno a Ripoli e Firenze, è stato sottoposto a fermo.
“La velocità tenuta dall’indagato alla guida del veicolo – scrive il gip nell’ordinanza riportata dal Corriere Fiorentino – non era regolata in modo che avuto riguardo alle circostanze di luce, tenuto conto dell’orario notturno, fosse evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone… Il conducente non si è rivelato in grado di arrestare il proprio veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità di fronte a un ostacolo prevedibile come un pedone che attraversa la strada sull’attraversamento pedonale”.
Il giovane, difeso dall’avvocato Umberto Schiavotti, ha detto di non aver visto nessuno, ma di aver sentito un colpo sulla vettura immaginando fosse un animale. La sua auto secondo quanto emerso, aveva il faro anteriore destro rotto e il parabrezza danneggiato.
Per aiutare la famiglia di Eloy, la moglie Yolanda e il figlioletto di otto anni, il Comune di Bagno a Ripoli ha aperto un conto corrente bancario avviando una raccolta fondi. Questi gli estremi per effettuare una donazione sul conto aperto presso BCC Banco Fiorentino/filiale Antella Iban: IT 81 R 08325 37721 000000216779. Intestatario: Comune di Bagno a Ripoli. Causale: Contributo in favore della famiglia di Eloy.