Per chi è cresciuto a pane e Pink Floyd la serata di ieri, in piazza Peruzzi all’Antella, resterà memorabile. Sul palco di “Antella in festa” sono saliti i BrAthe Floyd, tribute band dedicata al gruppo inglese che ha innovato la muica rock a metà degli anni Settanta. Certo, la chitarra non è quella di Gilmour, al basso non c’è Waters, sulle tastiere non scorrono le dita di Wright e il ritmo non è dato dalla batteria di Mason, ma i BreAthe Floyd riescono ugualmente a ricreare l’atmosfera di quegli anni.
Rapite, quasi ipnotizzate dalle sonorità dei Pink Floyd, oltre cinquecento persone. Pochi i giovanissimi, che non hanno avuto il privilegio di vivere in diretta quella rivoluzione musicale, presenti in piazza. Qualche genitore con i figli, nei quali piantare, fin da piccoli, il seme di melodie straordinarie. Almeno per una sera The dark side of Antella ha preso il sopravvento sui pavireal e sulle disco anni Ottanta. Applausi.
Proprio vero. A volte però accade il miracolo e avviene che sul palco a suonare la musica dei genitori siano proprio i figli…come accade in questa tribute in cui con impegno e dedizione questi giovani musicisti fanno rivivere certe atmosfere.