Svegliarsi al mattino e trovare la propria terrazza coperta da un sottile strato di polvere. Come il giorno prima e quello prima ancora. E’ il destino di Antonia Baldi e Lilo Romanelli, coniugi che abitano al civico 84 di via di Campigliano. La loro abitazione confina con l’autostrada e dal 2017, quando sono iniziati i lavori della terza corsia, al rumore del passaggio dei mezzi sul giunto del viadotto spesso rotto, si sono aggiunti i disagi di “coabitare” con il maxi cantiere.
Nell’ultima settimana l’invasione dela polvere si è fatta più intensa del solito. “Per giorni hanno lavorato con i trapani per bocare il cemento dei piloni che poi soffiavano via – raccontano Antonia e Lilo, mentre indicano il pavimento e le persiane della finestra – La conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Noi spaziamo e dopo poco il problema si ripresenta. Lo abbiamo fatto presente al capo cantiere: così hanno messo un telone sulle impalcature, ma la polvere esce dai lati a arriva comunque, andrebbe fatta una schermatura di protezione delle abitazioni”.
Il problema non è solo estetico. La coppia teme per la propria salute e quella dei vicini di casa, costretti, bene o male, anche tenendo le finestre chiuse, a respirare questa polvere da trivellazioni. “Ed in previsione ci sono altri lavori molto impattanti – spiega Lilo – Ci hanno detto che dovranno alzare il vecchio viadotto di un metro e mezzo segnado i piloni di cemento armato. Mi chiedo cosa accadrà a chi abita a ridosso del viadotto”. Le mail inviate al Comune, la prima lo scorso 15 gennaio, non hanno avuto risposta.
Il problema polveri è, però, stato affrontato proprio ieri pomeriggio nella seduta delle Commissione urbanistica del Consiglio comunale. “Abbiamo segnalato al Comitato di controllo che segue i lavori della terza cosria la necessità di rilevare le polveri in via di Campigliano, anche in vista dei lavori di sezionatura dei pilastri del viadotto – ha detto il vicesindaco Paolo Frezzi – Ma nel cantiere sono in mezzo al caos. Noi comunque andremo fino in fondo perché l’impatto delle lavorazioni sarà forte”.