I disagi che la realizzazione della terza corsia dell’autostrada e il ritardo di alcune opere collaterali previste stanno provocando a Bagno a Ripoli, in particolare ai cittadini di Ponte a Ema, Antella, Osteria Nuova e San Donato, sono stati illustrati dal sindaco Franbcesco Casini al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mattero Salvini. L’occasione è stata il sopralluogo che il rappresentante del governo ha fatto oggi ai cantieri della terza corsia, in compagnia del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e, per Autostrade per l’Italia, della presidente Elisabetta Oliveri e dell’amministratore delegato Roberto Tomasi.
“Ho portato all’attenzione del ministro – scrive il sindaco Casini sulla sua pagina Facebook – il fortissimo ritardo di Autostrade sulla realizzazione del nuovo parcheggio dell’ospedale Santa Maria Annunziata, con la data di avvio lavori che slitta di anno in anno. Un’opera fortemente attesa dalla comunità e non rimandabile oltre. Così come la nostra richiesta ad Aspi di avere un passo più deciso sull’inserimento paesaggistico e ambientale, incluse soluzioni innovative per ridurre l’inquinamento acustico, necessario e doveroso in un territorio di pregio come il nostro. Ma anche i ritardi sul ripristino di alcune aree di cantiere dove i lavori sono terminati, come nel caso della galleria di via Romanelli, che permane in uno stato indecoroso per i cittadini e il territorio. La necessità di ripristino della viabilità comunale usurata dal passaggio dei mezzi pesanti impegnati sui cantieri della terza corsia e la realizzazione di adeguati sistemi di deflusso delle acque provenienti dalla carreggiata autostradale”.
“Altra questione importante e non più rimandabile – aggiunge il sindaco – è lo sblocco dei fondi da parte di Aspi e Ministero per il lotto intermedio della Variante di Grassina, dove i lavori finalmente procedono a buon ritmo, che ancora e da troppo tempo aspetta risposte da Autostrade sul finanziamento del tratto tra Ghiacciaia e Scolivigne (adeguamento di via di Tizzano ndr)”.
“Una serie di impegni attesi ma non ancora pervenuti da parte di Aspi che dopo l’incontro di oggi torneremo a formalizzare in un documento diretto al Ministro – conclude Casini -. Chiedendo quelle risposte che il nostro comune, per il contributo dato a un’opera strategica per il Paese, oggi merita e pretende. Su tutto questo il ministro ha dato la sua disponibilità e preso impegno a seguire la questione. Pronti a confrontarci con lui quanto prima”.
L’incontro è stata l’occasione per raccontare l’avanzamento del potenziamento della rete toscana e per mostrare le lavorazioni attualmente in corso nell’ambito del lotto 2 dell’ampliamento tra Firenze Sud e Incisa, area che vede al momento circa 250 persone, tra tecnici e maestranze, impegnate per la realizzazione delle opere. Nel complesso, per il potenziamento di questo tratto sono state previste risorse per 500 milioni di euro.
Nel dettaglio il progetto – in continuità con il tratto di circa 6 km di Lotto 1 già aperto al traffico – prevede ulteriori 12,5 km di nuova terza corsia, alternando ampliamenti in sede con interventi fuori sede in carreggiata Sud, in corrispondenza del colle di San Donato. All’interno del cantiere del lotto 2, visitato dalla delegazione, è prevista inoltre la realizzazione della nuova galleria San Donato e del viadotto Ribuio, oltre all’installazione di 16 km di barriere a protezione acustica.
La nuova galleria San Donato, una delle opere più complesse del tracciato, coprirà circa 960 metri e verrà realizzata attraverso uno scavo di tipo tradizionale, anche per non impattare sulla piena transitabilità della vecchia galleria attigua. Lo scavo, che verrà avviato entro il mese di luglio, prevede l’avanzamento parallelo da entrambi gli imbocchi per ottimizzare i tempi di esecuzione. Attualmente sono in corso le attività necessarie all’avvio dello scavo che consistono in rinforzi e consolidamenti degli imbocchi.
La realizzazione della terza corsia era vista come opera che avrebbe dato soluzioni ai problemi di inquinamento acustico e di sfregio paesaggistico che l’Autostrada del Sole avevo portato da oltre sessanta anni al nostro territorio. Tutto qui, nessuno ha fortemente voluto questa opera come sostiene il Sindaco Casini ma solo le soluzioni ai problemi anzidetti. Purtroppo dopo oltre sette anni, dico sette anni, l’opera non e’ ancora terminata ed i problemi non solo non si sono risolti ma si sono addirittura aggravati nonostante le barriere antirumore il fracasso e’ ancora più forte ed il paesaggio e’ stato sfregiato oltre che dalla infrastruttura anche dalle stesse barriere. Per questo adesso il Sindaco dovrebbe richiedere tempestivamente tempi e metodi ovvero come si pensa di risolvere i gravi danni e con quale tempistica. E stare con il fiato sul collo alla Società Autostrade, di settimana in settimana, perché adesso i cittadini non ne possono veramente piu. Punto.