Ventidue immobili, per un totale di 53 abitazioni, sono a rischio cedimenti per i lavori della nuova galleria che sarà scavata sotto la collina di San Donato. Lo ha comunicato Autostrade, ieri pomeriggio, nel corso di un’affollatissima assemblea di cittadini al circolo Arci della frazione divisa fra i comuni di Rignano e Bagno a Ripoli.
Alla presenza dei due sindaci (Casini per Bagno a Ripoli e Lorenzini per Rignano) i responsabili di Autostrade hanno illustrato la campagna di monitoraggio che partirà nei prossimi giorni e si snodera per sei mesi, ben prima dell’apertura dei cantieri. La nuova galleria fa parte del Lotto 2 del progetto di realizzazione della terza corsia nel tratto autostradale Firenze sud – Incisa/Reggelo, i cui lavori nel Lotto 1 nord (da Ponte a Ema a Osteria Nuova) sono in corso già da alcuni anni. La parte più rilevante dei lavori nel Lotto 2 riguarda l’apertura di una nuova galleria a tre corsie, lunga 970 metri, sotto il San Donato, parallela a quella attuale. I lavori sono in fase di appalto (non saranno eseguiti da Pavimental).
La consegna lavori dovrebbe avvenire tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, ha annunciato l’ingegenr Alberto Baldeschi, responsabile del progetto Terza corsia. Al suo fianco i tecnici che appronteranno il monitoraggio di terreni ed edifici sotto ai quali si scaverà per 48 mesi: gli ingegenri Acerbis, Contini e Magelli. I lavori di scavo saranno a ciclo continuo h24, con sospensione solo nel periodo natalizio e in estate. Previste notevoli vibrazioni da scavo perché sarà impiegata una macchina che usa un martello gigante per aprire lo scavo.
“La strumentazione che sarà installata – ha spiegato l’ingegner Baldeschi – servirà a rilevare i naturali movimenti del terreno prima dell’inizio dei lavori. Quindi si applicheranno dei modelli matematici per capire come protebbero influire le lavorazioni e i cedimenti teorici sugli edifici interessati. Quali potranno essere i possibili danni alle struttura, quale il disturbo provocato dalla vibrazioni, in modo da decidere se ogni singolo alloggio può essere abitato o saranno necessarie alcune delocalizzazioni”. Una terminologia tecnica per dire che qualcuno potrebbe dover lasciare la propria casa per un certo periodo di tempo.
Gli edifici monitorati sono 22, le abitazioni coinvolte 53 (33 nel comune di Rignano, 20 nel comune di Bagno a Ripoli). Saranno installati 120 rilevatori sugli edifici e 140 sui terreni. I proprietari, in teoria, sono già stati avvertiti con un volantino lasciato nella buca delle lettere, ma l’assemblea ha evidenziato che alcuni cittadini non hanno mai ricevuto la comunicazione. Così è stato fatto una sorta di appello nominale e mostrata una mappa della zona con indicate le costruzioni a rischio (ma siccome nessuno aveva pensato a uno schermo, i cittadini hanno fatto la coda davanti al pc portatile degli ingegneri per capire se la propria casa rientrava tra quelle che saranno monitorate).
Il sindaco Lorenzini ha annunciato che il suo ufficio tecnico (architetto Spirotros e ingegner Badii) è a disposizione dei cittadini per esaminare tutte le criticità e che valuterà se ingaggiare un tecnico esterno per seguire specificamente le problematiche create dai lavori della terza corsia.
Qualche annotazione a margine dell’incontro:
1) La sala si è rivelata troppo piccola per contenere tutti i cittadini interessati (circa un centinaio i presenti). Oltre agli abitanti di San Donato, infatti, sono arrivati anche quelli di zone dove i lavori sono già in atto (Osteria Nuova, Antella). In realtà il tema era circoscritto alla galleria San Donato, ma il volantino di convocazione recitava testualmente: “Autostrade Spa informerà la cittadinanza sullo stato di avanzamento dei lavori per la terza corsia”. Qualcuno ha sbagliato.
2) Nessuno degli organizzatori (il sindaco Lorenzini si è chiamato fuori scaricando la responsabilità su Autostrade) ha allestito uno schermo per proiettare le slide con mappe, dati e date.
3) Poco edificante il battibecco fra i due primi cittadini presenti, prima di fronte a tutti, poi contiuato in forma privata dopo il termine dell’assemblea. Un fronte comune su problemi comuni da parte di Bagno a Ripoli e Rignano farebbe sentire certamente più tutelati i cittadini.