L’offerta di aiuto a pulire il vestito sul quale, stranamente, è caduto qualcosa, è stato probabilmente un tentativo di abile borseggio andato a vuoto. La vicenda accaduta a Silvia, ricorda la dinamica di altri casi simili nei quali l’azione del malviventi è, invece, andata a buon fine (vedi articolo). Non in questo caso, avvenuto martedì scorso, 22 ottobre, intorno alle 17.30, nel parcheggio davanti alle Poste di Bagno a Ripoli.
Questo il racconto di Silvia: “Ero ancora all’esterno dell’ufficio postale, vicino agli ultimi alberi sulla destra, quando ho sentito qualcosa cadere sul kway che indossavo. In effetti sulla manica destra c’erano dei tondini verde brillante, tanto che ho pensato mi avessero buttato dei coriandoli. Mi sono girata e dietro di me c’era una donna giovane che ha detto: ‘cadono dagli alberi’. Dietro di lei c’era un uomo. Io sono rimasta un po’ perplessa, ma la donna mi si è avvicinata facendomi vedere su una delle sue dita un tondino verde uguale a quelli sul mio kway. Poi ha preso un fazzoletto di carta ed ha cominciato a pulirmi, senza successo: da verdi le macchie diventavano gialle. Io, che sono una persona fiduciosa, mai prevenuta in partenza, l’ho lasciata fare. Poi ho fatto per avviarmi verso le Poste e lei mi ha detto, con un altro fazzoletto in mano: ‘aspetta sei sporca anche dietro’. Nel frattempo l’uomo si era spostato verso l’uscita delle Poste. Col senno di poi, mentre mi puliva, mi sono sentita toccare la borsetta che tenevo soto il braccio. ‘Aspetta ce l’hai anche nei capelli e sul cappuccio’, ha aggiunto lei cominciando a pulirmi anche lì. Ad un certo punto ho sentito le sue mani sfiorarmi il collo e toccare la collana che indossavo: ‘che bella”, ha esclamato. A quel punto ho capito di essere in pericolo, mi sono divincolata e mi sono diretta rapidamente verso l’ufficio postale. Ho chiesto ad un ragazzo che era in coda se secondo lui la roba verde poteva essere caduta dagli alberi. Forse vedendomi parlare con altre persone, l’uomo che era insieme alla donna e stava venendo verso di me, ha proseguito e se n’è andato insieme a lei”.
Il giorno successivo Silvia è andata a denunciare quanto accaduto ai Carabinieri ai quali ha dato anche una sommaria descrizione della coppia e di come era vestita.
“Mi hanno fatto vedere un video dove c’era una donna che poteva essere lei, coi capelli tirati su, con un giubbotto rosso scuro o marrone – aggiunge Silvia -. Dovesse ricapitarmi, mi hanno consigliato di chiamare subito il 112 che avrebbe mandato una pattuglia. Ho saputo che anche a Grassina è successo un fatto simile al mio e ad una signora che sta a Bubè alla quale hanno rubato la collana”.