Il M5S di Bagno a Ripoli come i pifferi di montagna che andarono per suonare e furono suonati. Prendendo spunto dall’articolo di QuiAntella sul contenzioso sull’istituzione del diritto di trasporto salme tra Comune di Bagno a Ripoli e Venerabile Confraternita del SS Sacramento di San Piero a Ema, che gestisce il crematorio, entra nel merito di questa tassa attaccando l’Amministrazione comunale.
“Il Consiglio Comunale, ha visto bene di deliberare questo diritto fisso per le salme provenienti da fuori Comune ma che andrà a ricadere anche sui cittadini di Bagno a Ripoli in quanto, la nostra amministrazione si trova a dover affrontare un contenzioso legale a seguito del ricorso al Tar presentato dalla Confraternita di Ponte a Ema che ne richiede l’annullamento – affermano i grillini in una nota – In merito ai trasporti delle salme, l’amministrazione non deve fare nulla e non le viene richiesto nulla, quindi non c’è una motivazione per questa tassa, manca la giustificazione. E’ un’ennesima tassa ingiusta che passa inosservata fino a quando non ci si trova a doverla pagare”. La critica sarebbe legittima se il provvedimento, approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 27 dicembre, non avesse ricevuto il voto favorevole anche del consigliere M5S Paolo Sartoni. Va bene essere movimento di di lotta e di governo, ma così è un po’ troppo.
La delibera che istituiva i diritti correlati ai servizi cimiteriali fu approvata una prima volta nella seduta del 19 dicembre scorso, alla quale il consigliere del M5S non era presente, ma fu ripresentata nella seduta successiva del 27 dicembre per la correzione di un errore nel testo. A quella seduta il consigliere Sartoni era presente e dette voto favorevole alla delibera (astenuta solo la consigliera Redini di Cittadinanza attiva).
Ma non basta. Quasi un anno fa, nell’aprile del 2018, il sindaco pentastellato di Livorno, Filippo Nogarin, fece approvare un analogo provvedimento (delibera n. 199). La giunta di Livorno, “a titolo di ristoro per le pratiche amministrative connesse” decise di modificare così le tariffe: 100 euro per i “diritti di ingresso per la cremazione delle salme da fuori comune” e 80 euro per quelli che hanno a che fare con i “resti mortali” (sempre in arrivo da fuori comune). A motivare il forte rincaro della “tassa sul morto”, nella delibera firmata dal sindaco Nogarin, si legge che le somme di 15 e 10 euro, già richieste fino a quel momento e “finalizzate al rilascio delle necessarie autorizzazioni di polizia mortuaria da parte dell’ufficio cimiteriale comunale”, risultano “particolarmente irrisorie rispetto alla complessità della pratica e alla mole di lavoro”.
Sull tassa interviene anche l’Amministrazione comunale “Il diritto di trasporto – spiega in una nota – non è dovuto per le salme dei cittadini residenti nel Comune di Bagno a Ripoli, né per quelli residenti nella zona di Ponte a Ema e nell’intera zona sud del Comune di Firenze corrispondente alla Utoe 4 del Regolamento urbanistico di Firenze. Inoltre, trattandosi di un forno crematorio che opera per i soli soci della Confraternita di Ponte a Ema, al Comune non è riservato alcun canone di concessione come invece succede in tutti gli altri casi… Il diritto fisso di trasporto non si aggiunge ad altri introiti che, nel caso di diverse formule organizzative, graverebbero sui gestori del servizio. Il provvedimento riconosce un impegno del Comune di Bagno a Ripoli sia in termini di uso del territorio che di maggior impegno organizzativo dell’ente per le procedure amministrative di stato civile correlate”.
Basta ascoltare la registrazione del consiglio comunale per rendersi conto che il voto della seduta del 27 Dicembre a cui ho partecipato serviva solo per ratificare la correzione di una parola nella delibera votata il 19 quando appunto non ero presente. La mia intenzione di voto era solo in quest’ottica cioè quella di ratificare un errore ! Forse a ragion veduta
era più corretto votare contrario .
Non c’è bisogno di ascoltare la registrazione perchè è tutto già scritto nell’articolo, dove ho riportato esattamente i passaggi della vicenda. Però anche la votazione di “riparazione” era sulla delibera, infatti la consigliera Redini ha mantenuto il suo voto di astensione anche sulla correzione. Una distrazione può capitare, ma come mai nei due mesi successivi il M5S non ha sollevato alcuna obiezione e si sveglia solo ora, fra l’altro cadendo in contraddizione con se stesso?
Non credo ci siano scadenze per occuparsi dei problemi del territorio ….. Riguardo le contraddizioni se ti riferisci a Livorno come sai , abbiamo ereditato un Comune sull’orlo del fallimento e forse è maggiormente comprensibile una decisione del genere .
Caro Paolo, se io non avessi pubblicato la notizia del contenzioso, non vi sareste accorti di quella dell’istituzione della tassa. E non era un segreto. Ho l’impressione che il clima elettorale abbia una certa influenza, o no? Quanto a Livorno, ti ricordo che l’amministrate da quasi 5 anni e la odiosa “tassa sul morto” è stata decisa lo scorso aprile.