Prove tecniche di disgelo a Firenze tra Pd e Italia Viva dopo le schermaglie delle ultime settimane. E da Bagno a Ripoli si guarda con interesse alle evoluzioni politiche del capoluogo che, invitabilmente, può influenzare gli accadimenti nei comuni vicini.
Le “diplomazie” partitiche fiorentine sono al lavoro per stendere un accordo che tenga insieme le varie anime del Pd con Italia Viva, il cui peso elettorale nel capoluogo viene considerato consistente. Pare che Matteo Renzi sia disposto a dare l’appoggio alla candidata designata Sara Funaro, anche se “discepola” dell’ormai nemico Nardella, ritirando dal tavolo la candidatura in contrapposizione di Stefania Saccardi.
Una rinuncia dolorosa, dato l’ampio credito che Saccardi si è conquistata nel corso degli anni in modo politicamente trasversale nella cittadinanza. Ecco quindi la richiesta di una contropartita adeguata. Non solo il posto di vicesindaco per Francesco Casini, attuale sindaco di Bagno a Ripoli, nonché coordinatore provinciale di Italia Viva, ma l’annuncio del “tandem” Funaro-Casini prima del voto (in modo da evitare ripensamenti in base ai numeri nelle urne).
Un po’ quello che accadde proprio a Bagno a Ripoli nel 2014, quando Casini si presentò candidato sindaco annunciando Ilaria Belli come sua vice.
Scontato che i movimenti fiorentini siano sotto la lente d’ingrandimento delle forze politiche ripolesi. Il Pd, che si sta avviando verso le primarie, e la stessa Italia Viva Bagnio a Ripoli, il cui regista è sempre Casini, che non disdegnerebbe un accordo simile, magari senza essere preannunciato.
Il partito di Renzi ha individuato in Laura Quinti, attuale segretaria di Casini e profonda conoscitrice della macchina comunale, la candidata sindaca in caso di corsa elettorale in solitaria. Se, invece, ci fosse l’accordo col Pd, per il ruolo di vicesindaco Italia Viva potrebbe puntare sull’emergente giovane consigliere comunale Corso Petruzzi (recentemente nominato coordinatore del partito a Bagno a Ripoli) o su una outsider come l’avvocata Annalisa Parenti.
Casini, sei stato un buon sindaco, ma hai deluso ha passare al partito del miglionario Renzi che politicamente e’ più a destra che a sinistra.
Questo è il tempo delle storie fantastiche.