Mondeggi non è più in vendita, dopo anni di tentativi con aste andate deserte e trattive mai concretizzatesi, qualche ora fa l’annuncio della svolta da parte del sindaco metropolitano Dario Nardella.
Mondeggi resterà di proprietà pubblica, già nel prossimo Consiglio metropolitqano la tenuta sarà formalmente tolta dal piano delle alienazioni. Il futuro di Mondeggi sarà deciso con un concorso internazionale di idee, sul modello avviato per la ristrutturazione dello stadio Franchi. Nardella ha annunciato che i finanziamenti, si ipotizza 30/40 milioni per il restauro del patrimonio, arriveranno dal Pnrr, il piano di fondi europei. “Non abbiamo problemi di soldi – ha detto il sindaco metropolitano – ne arriveranno tantissimi. L’importante è il progetto e la capacità di spendere quei soldi entro i tempi stabiliti dall’Europa”.
Il Comune di Bagno a Ripoli, che sta rivedendo i propri strumenti urbanistici, inserirà il progetto per Mondeggi nel proprio Piano strutturale.
Nardella ha annunciato anche che dopo l’estate, d’intesa con la prefetta Guidi, sarà avviato un tavolo di dialogo con la comunità di Mondeggi bene comune, che occupa abusivamente tre coloniche, per una collaborazione ma anche per ripristinare la legalità.
Nel video l’annuncio del sindaco Nardella:
Il commento del sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini:
La Tenuta di Mondeggi comprende terreni e i fabbricati che si estendono per oltre 170 ettari :
circa 20 ettari di vigneti,
circa 40 ettari di uliveti,
circa 30 ettari di bosco
circa 80 ettari di seminativo.
Gli immobili della tenuta sono i seguenti:
1. Complesso di Villa Mondeggi ( Villa, cappella, giardino all’italiana, ex abitazione del custode, serre, pomario)
2. Borghetto Conte Ranieri
3. Casa colonica Cerreto
4. Casa colonica Sollicciano
5. Casa colonica Rucciano
6. Casa colonica Pulizzano
7. Casa colonica Cuculia;
8. Capannone di Cuculia;
Gli immobili della Tenuta, ad eccezione della Casa Colonica di Cuculia e del relativo capannone, sono stati dichiarati dal Mibact di interesse culturale ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D.lgs. 42/2004.