Davvero sfortunata la scuola Redi. Non solo gli errori progettuali che hanno comportato cambio di ditta, nuovo appalto e slittamento di quasi un anno nella conclusione dei lavori, ma una serie di contrattempi si sono abbattuti sul cantiere in opera.
La nuova ditta aveva appena ottento l’affidamento dei lavori, che ha subito il furto di un mezzo indispensabile per l’intervento. Così l’avvio dei lavori è slittato di alcuni giorni. Iniziate le demolizioni, sono stati trovati dei manufatti di calcestruzzo più resistenti del previsto: è stato deciso di conservare questi elementi inglobandoli nella struttura, ma questo ha comportato una modifica progettuale e quindi una ulteriore perdita di tempo. Poi c’è stata la rottura della condotta idrica a servizio della scuola, che l’impresa ha dovuto spostare e sostituire: oltre ai disagi per la Redi rimasta senz’acqua (anche se ad anno scolastico concluso) altri giorni persi. Infine ci sono stati altri piccoli inconvenienti non meglio precisati.
Il dettaglio di tutti gli sgambetti che il fato (cinico e baro) ha fatto agli operai impegnati nelle opere di miglioramento antisismico della Redi, è stato illustrato ieri dall’assessore Francesco Pignotti e dall’ingegner Andrea Focardi, del Comune, nel corso della riunione della seconda Commissione consiliare presieduta da Sandra Baragli, convocata proprio per fare il punto della situazione.
Spostando l’attenzione dal passato al futuro sono state indicate le tappe che dovrebbero portare la Redi al ritorno alla normalità entro la fine di ottobre. Attualmente l’impresa sta lavorando in parallelo sui due piani dell’ala Est. Al piano terra si stanno ultimando i lavori strutturali, al primo piano si è già arrivati alle rifiniture. Propio oggi vi sarà una riunione tra Amministrazione comunale, dirigenza della scuola e direzione lavori per mettere a punto un allestimento del cantiere compatibile con l’attività didatica che riprenderà lunedì 16 settembre col primo giorno di scuola. “Essendo ormai terminate le demolizioni – ha detto l’assessore Pignotti – non dovrebbero esserci attività di impatto che possano disturbare le lezioni”.
La classe in più rispetto allo scorso anno (nonostante i disagi le iscrizioni alla Redi sono aumentate a conferma della validità didattica della scuola) sarà alloggiata, provvisoriamente, fino al termine dei lavori, nell’aula di informatica (la palazzina esterna) raggiungible attraverso un percosro fuori dell’area cantiere. Alla fine di ottobre vi saranno le fasi di collaudo per le sette aule dell’ala Est ristrutturata e, durante i fine settimana, sarà fatto il trasloco di mobili e attrezzature, compreso le lavagne interattive.
Chiuso il capitolo lotto I si aprirà quello relativo al lotto II (l’ala attualmente usata dagli studenti). “Apriremo un tavolo con la dirigenza della scuola e i genitori – ha assicurato Pignotti – Valuteremo insieme la soluzione migliore per la sistemazione dei ragazzi con il nuovo cantiere”.
Durante il dibattito in commissione si è toccato anche il tema di un’eventuale soprelevazione della scuola, resa possibile dai lavori di consolidamento (una volta ultimati per tutto l’edificio). Al momento si tratta di una possibilità, non di un progetto: “Una conseguenza positiva dell’intervento fatto”, ha precisato Pignotti.