Dopo 12 lunghi mesi il Teatro Comunale Antella riapre le porte al pubblico per la prima parte della stagione teatrale: “…Sul pakco che scotta (9 vite)”, in programma dal 22 ottobre al 12 dicembre 2021.
Il riferimento alla celebre opera del drammaturgo Tennessee Williams, La gatta sul tetto che scotta, è “preso a pretesto – spiega Riccardo Massai, che con l’Associazione culturale Archètipo guida il Teatro Antella dal 2003 – per dire che sul palco per noi artisti è un momento dove è difficile stare. 9 vite è l’elevazione a potenza che siamo costretti a inventarci come le vite dei gatti, in questo periodo per sopravvivere, appunto sui carboni ardenti”.
“In quest’ultima tranche di stagione – prosegue Massai – abbiamo pensato di proporre tutte le produzioni realizzate quest’anno che non sono state viste nel nostro Teatro Comunale di Antella; produzioni che in molti casi hanno viaggiato in tutta Italia ma che ancora non hanno debuttato in Toscana: tutte novità made in Archètipo”.
“Finalmente il nostro Teatro ricomincia a vivere. La scorsa stagione – dichiara il sindaco Francesco Casini – si è dovuta interrompere a metà, con il giro di vite delle misure anticontagio. Oggi, dopo 12 mesi, il Teatro Comunale di Antella torna ad essere una casa per tutti coloro che sono in cerca di quella particolare magia che nasce dal palcoscenico, un luogo di cultura, di aggregazione, di crescita personale e collettiva. Con l’allentamento delle misure e il ripristino della capienza al 100% si potrà recuperare il tempo perduto. Un plauso al direttore artistico Riccardo Massai che nonostante le difficoltà del momento ha saputo realizzare una programmazione che si conferma di assoluta qualità. Capace di alternare l’impegno richiesto da tematiche di attualità come il rispetto della diversità e la donazione degli organi, a momenti di leggerezza e divertimento”.
Si parte il 22 e il 23 ottobre con La vita salva di e con Silvia Frasson, uno spettacolo prodotto da Archètipo che debutterà prossimamente a Roma e Milano e che affronta il tema scottante ed attuale della donazione di organi. Il 5 e il 6 novembre, altra produzione Archètipo, Angelo della gravità di Massimo Sgorbani, uno degli autori più premiati e applauditi degli ultimi anni, che vede nel ruolo di regista la splendida Alvia Reale e l’interpretazione dell’infaticabile Fabio Mascagni, testo avvincente e rivisitato sotto una nuova luce. Il 10 dicembre L’impollinatore di e con il talentuoso Giovanni Guidelli, uno spettacolo che affronta un tema preoccupante come quello del pericolo che incombe sulle api per diventare metafora dei nostri personali pericoli di uomini.
Sempre a dicembre, il 3 e il 4, lo studio su tre episodi di Orgia di Pasolini interpretato da Fulvio Cauteruccio, Rosanna Gentili e Flavia Pezzo, con la regia di Riccardo Massai. Oltre ad essere un tributo all’autore di cui l’anno prossimo ricorre il centenario dalla nascita, è una proposta di riflessione sui temi della diversità che tanto attanagliano il nostro vivere contemporaneo e che Pasolini ha saputo profetizzare già mezzo secolo prima.
Chiudono il panorama l’ospitalità di tre residenze ed un concerto: il Teatro Solare il 29 e 30 ottobre con La novella dell’Antella in un’originale interpretazione di Ludovico Fededegni: un ritrovamento inatteso all’Archivio di Stato ha permesso di recuperare una vicenda trecentesca sull’Antella, la sua pieve e i suoi abitanti, attribuita a Franco Sacchetti; il Teatro Elettrodomestico e la mostra sull’opera dello scomparso autore e burattinaio fiorentino Andrea Bendini il 12 novembre nella Carrozza 10, il vagone della vedova Begbick; la fiaba per adulti Barbablù in occasione della giornata contro la violenza sulle donne il 25 novembre e infine il concerto di Ensemble Alrauneper la Festa della Toscana il 12 dicembre: Strane note in un mondo senza basso continuo.
OTTOBRE
22 e 23 ottobre – ore 21.00
Produzione Archètipo in collaborazione con Tedavì98 e il Festival Montagne Racconta (TN) con il patrocinio di A.I.D.O. Toscana
LA VITA SALVA
di e con Silvia Frasson
“Una storia di morte ma anche e soprattutto di vita, di dolore e speranza, di coincidenze e fatalità”
“Un testo di resurrezione, resistenza, resilienza”
In un periodo di difficoltà come questo che viviamo, raccontare una storia che parla di solidarietà tra sconosciuti è un buon modo per non essere soli in questo marasma di paure incertezze e fatiche. Lo spettacolo risponde ad un’urgenza di raccontare la vita, in tutte le sue forme, nei dolori imprescindibili, negli incontri inaspettati, negli eventi piccoli e grandi che si susseguono e si alternano, noncuranti di noi e dei nostri desideri.
29 e 30 ottobre – ore 21.00
Teatro Solare/Risonanze metropolitane – Residenza artistica
LA NOVELLA DELL’ANTELLA
Di Giorgio Moretti con Ludovico Fededegni
Un ritrovamento inatteso all’Archivio di Stato ha permesso di recuperare una vicenda trecentesca sull’Antella, la sua pieve e i suoi abitanti, attribuita a Franco Sacchetti. Una vicenda burlesca e romantica, imperniata sulla commissione di un’opera — testimonianza che adombra avvenimenti successivi e ben noti, che coinvolgono una delle creazioni più famose della storia dell’arte, e che si intrecciano fino ai giorni nostri, su tre livelli temporali, all’Antella, infatti le reazioni al ritrovamento sono state a dir poco contrastanti.
“Ben consci dell’impossibilità di riportarvi tutte le meraviglie emerse, speriamo almeno di regalarvi un assaggio dell’identità popolare che da secoli abita Antella.”
NOVEMBRE
5 e 6 novembre – ore 21.00
Produzione Archètipo
ANGELO DELLA GRAVITÀ, un’eresia
di Massimo Sgorbani
con Fabio Mascagni
regia di Alvia Reale
musiche originali di Roberto Piazzolla
Costumi Sandra Cardini
grafica Francesco Biscione
movimento Valerio Cassa
assistente alla regia Iacopo Paradisi
Lo spettacolo ha debuttato all’interno del Festival Intercity come coproduzione Archetipo-Intercity Festival.
Da un fatto realmente accaduto, riportato sulle pagine dei giornali.
Un detenuto nel braccio della morte, aspetta il giorno dell’esecuzione. Lo Stato che lo ha condannato ammazza tramite impiccagione.
Il detenuto è talmente grasso che la corda del boia non reggerebbe il peso. L’esecuzione deve essere rinviata. Il luogo dell’azione verbale potrebbe essere una cella, ma più esattamente è un luogo qualsiasi davanti a Dio.
12 novembre – ore 18.00 – Carrozza 10, il vagone della vedova Begbick (ingresso gratuito)
Teatro Elettrodomestico – Residenza artistica Toscana Terra Accogliente 2021
Inaugurazione della MOSTRA SU ANDREA BENDINI alla presenza del Teatro Elettrodomestico per fare quattro chiacchiere sull’opera dello scomparso autore e burattinaio fiorentino.
Nel 1994 è esistito uno spettacolo sui ratti, scuro come i ratti, che, come i ratti, si è mosso nel buio ed è scomparso prima che si potesse vedere. È esistito dunque il suo autore, un drammaturgo burattinaio e un regista “maledetto”, di cui la maggior parte delle opere è finita nella spazzatura. Quel poco che rimane capita nelle mani di una compagnia che decide di celebrarlo, raccontando com’è inciampata nella storia di questo outsider, con una visione decisamente fuori dal comune di burattini e marionette.
25 novembre – ore 18.30
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne
Teatro di Confine e Ambiur puppets – Residenza artistica
BARBABLÙ, una fiaba moderna
Primo studio e laboratorio teatrale dalla fiaba di Charles Perrault
Spettacolo di teatro di ombre, maschere e burattini
Con Olimpia Bogazzi, Khalilurrahman, Marcella Formenti, Edmond Parubi
Regia: Edmond Parubi
Barbablù dalla barba blu come il cielo la notte, cerca moglie. Si dice che ne abbia avute altre in passato, sparite chissà dove. È un uomo altero e taciturno dalla corporatura robusta nonostante l’età. Possiede infiniti tesori racchiusi nelle sconfinate stanze del suo lussuosissimo palazzo sul monte vicino alla città. Ma si sente solo lassù tutto solo, ha bisogno di compagnia.
Il tema della violenza viene qui raccontato con una fiaba senza tempo e senza luogo, per muovere le coscienze dei più grandi ed educare i più piccoli a gesti di rispetto e di amore.
DICEMBRE
3 e 4 dicembre – ore 21.00
ORGIA di P.P.Pasolini
Studio: Episodio I, II, V
Con Fulvio Cauteruccio, Rosanna Gentili, Flavia Pezzo
Regia di Riccardo Massai
Pasolini dà scandalo ancora oggi a cento anni dalla sua nascita.
Composta nel 1965, Orgia è la prima opera teatrale di Pasolini, che prima ancora di essere teatro, è poesia. Testo denso e potente che impone al pubblico, come al protagonista, quella catarsi generata da una presa di posizione. Dramma sul potere, dove la coscienza dell’appartenenza implica la distruzione di sé stessi come unica forma di rivolta, unica via di fuga: apoteosi della diversità.
A Pasolini preme riscrivere criticamente i paradigmi della propria visione poetica, la sua paura “senza speranza” nei riguardi di un mondo assente del proprio futuro.
10 dicembre – ore 21.00
L’IMPOLLINATORE
di e con Giovanni Guidelli
e con Francesco Grifoni
“L’impollinatore” è una pièce agita, ritmica, cadenzata, armonica, o meglio volutamente disarmonica, considerato il dualismo offerto allo sguardo dello spettatore. Figlia di un contemporaneo senza tempo, l’opera sviluppa piacevolmente e con fluidità tutte le regole del giallo, complice anche l’antica formazione cinematografica di Guidelli.
“Mi farebbe piacere – dichiara lo stesso Guidelli – tornare a considerare uno spazio non convenzionale proprio il teatro”.
12 dicembre – ore 10.30 (ingresso gratuito)
Concerto per la Festa della Toscana
STRANE NOTE IN UN MONDO SENZA BASSO CONTINUO
Ensemble Alraune
Stefano Zanobini, viola
Hildegard Kuen, viola
Margherita Naldini, contrabbasso
Dove: placca euroasiatica
Quando: epoca geologica dell’Olocene (circa 1750 d.C.)
L’improvvisa scomparsa del “basso continuo” è avvolta da un mistero simile a quello sull’estinzione dei Dinosauri durante il periodo Cretaceo. In questo concerto si affronta la “nuova rinascita” musicale che, tagliando i ponti con il “vecchio stile” di Vivaldi e Bach, avrebbe ben presto delineato un nuovo scenario musicale e l’emergere di figure iconiche della musica: Mozart, Haydn e Beethoven.
PRENOTAZIONI
Tel. 055621894 (da lunedì al venerdì ore 9.00 – 13.00) e-mail prenotazioni@archetipoac.it
Per le prenotazioni è indispensabile ritirare il biglietto 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. La biglietteria del teatro è aperta un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Nelle serate a ingresso libero sarà consentito l’accesso in sala fino ad esaurimento posti. E’ obbligatoria la prenotazione per tutti gli eventi e presentazione all’ingresso dei documenti secondo la normativa di legge.
BIGLIETTI
I biglietti della stagione sono in prevendita in tutti i Punti TicketOne e online su www.ticketone.it
Segreteria Teatro aperta: dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 13.00
Intero € 14.00 Riduzioni € 12.00 (Sotto i 12 e sopra i 65 anni – Soci Coop Firenze – Carta dello Studente – Iscritti ai laboratori Archètipo)