Stavolta l’asta non è andata deserta e il Comune di Bagno a Ripoli è riuscito a vendere gli immobili che aveva messo più volte all’incanto. Al momento l’incasso complessivo è solo di 115.000 euro frutto della cessione di tre garage in via Dante Alighieri a Grassina (uno era stato aggiudicato a settembre) e di due terreni in via Carnevale, sempre a Grassina.
Il pezzo pregiato, però, era il podere Le Corti, in via dei Colli a Osteria Nuova. Ne fanno parte due fabbricati (colonica e fienile) con resede, un terreno di 1.700 metri quadrati e un’oliveta di 11.840 metri quadrati. La base d’asta era stata fissata a 850.000 euro. Un prezzo ribassato due volte per la mancanza di interessati nelle due precedenti aste (si era partiti nel 2017 con 1.350.000 euro). Stavolta la somma è stata offerta da un pool formato da Sara, Flavia, Alessandra e Flavia: quattro amiche che abitano a Firenze, intenzionate a ricavare altrettanti appartamenti dall’immobile.
Il problema è che l’offerta c’è ma non è stata ritenuta valida perché le aspiranti acquirenti non hanno versato la cauzione prevista dal regolamento. Non una svista ma una mossa tattica. Le norme urbanistiche del Comune di Bagno a Ripoli non permettono la deruralizzazione del fienile, e dalla colonica pare non sia possibile ricavare quattro alloggi con la superficie minima richiesta di 80 metri quadri. Insomma le signore avrebbero usato l’espediente di non versare la cauzione per far sapere, ma senza impegnarsi, che loro sono pronte a sborsare gli 850.000 euro se il Comune verrà loro incontro sul progetto di ristrutturazione.
L’ufficio legale del Comune, che ha studiato la vicenda, ha deciso che comunque occorrerà indire una nuova asta, anche senza abbassare ulteriormente il prezzo. Nel frattempo gli uffici tecnici studieranno se c’è una possibile soluzione al problema progettuale per dare al podere Le Corti una nuova proprietà e far incassare al Comune una bella somma..