Beata incoerenza. L’esposto alla Prefettura inviato dalle opposizioni nel Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, sul comportamento del sindaco nella vicenda del centro sportivo della Fiorentina, riporta alla mente un precedente assai simile: il progetto Fendi.
Il sindaco, più o meno, si è mosso nello stesso modo. Informò la proprietà della famosa griffe di moda che a Capannuccia c’era un’area che avrebbe potuto fare al caso loro per la costruzione del nuovo stabilimento. Era il terreno dell’ex fornace Brunelleschi, da acquistare all’asta giudiziaria. La destinazione urbanistica prevedeva residenze (250 appartamenti), ma il sindaco si impegnò a far approvare una variante che modificasse la previsione in produttiva.
Fendi acquistò l’area nel settembre del 2018. Il 14 novembre successivo presentò ufficialmente il progetto (assemblea con video e slide a Capannuccia) ai cittadini. Solo il 29 novembre il Consiglio comunale votò la variante che trasformava l’area dell’ex fornace Brunelleschi da residenziale a produttiva. Il provvedimento fu approvato all’unanimità dal Consiglio comunale (una rarità) con apllauso colletivo per l’esito. Oltre alla maggioranza (allora formata da Pd e LeU) votarono a favore Cittadinanza attiva (consigliera Redini), Forza Italia (consigliere Mari) e M5S (consigliere Sartoni).
Eppure, seguendo la logica dell’esposto firmato da Cittadinanza attiva, Forza Italia e Lega anche nel caso-Fendi il sindaco avrebbe messo il Consiglio comunale davanti al fatto compiuto, assicurando la fattibilità di un intervento prima del pronunciamento del Consiglio comunale. Però (a parte la Lega che non era presente nella scorsa legislatura) allora Cittadinanza attiva e Forza Italia non trovarono niente da obiettare.
E’ passato solo un anno, non un secolo. Cosa è accaduto per passare dagli applausi all’esposto su un medesimo procedimento? Chi è solito chiedere chiarimenti, stavolta dovrebbe darli.
La pianificazione del territorio appartiene al Consiglio Comunale; il Sindaco non può all”insaputa del Consiglio, che rappresenta i cittadini, promettere a un privato imprenditore (Comisso) la vendita di un terreno agricolo, di proprietà di un’altro privato, garantendo il cambio di destinazione del terreno da agricolo a edificabile, facendo guadagnare milioni (5 più o meno) a quest’ultimo.
Non rileva che successivamente la maggioranza lo abbia “salvato”; immaginiamoci se non fosse stato così!
ll Sindaco è il garante dei cittadini, non può fare il mediatore, che è un mestiere retribuito.
Nel passaggio di tanto denaro, non risulta che qualche vantaggio economico sia derivato da questa vendita a Bagno a Ripoli.