Lo sport senza barriere protagonista alla scuola media “Francesco Granacci” di Bagno a Ripoli, dove domattina, venerdì 1 febbraio, gli alunni scenderanno in campo per una partita di basket molto speciale. Le regole sono quelle che tutti conosciamo: si fronteggiano squadre di cinque giocatori, vince chi fa più punti, il canestro da dentro la “lunetta” ne vale due, tre quello da fuori e ci sono i tiri liberi se si subisce fallo. Ma i giovani atleti, ragazze e ragazzi della III B e della III D, per spostarsi impiegheranno la forza delle braccia e si muoveranno nel triangolo di gioco a bordo di una “quattro ruote”. Tutti infatti saranno seduti su delle carrozzine a rotelle, gli attrezzi ginnici con cui da inizio anno si allenano durante le ore di educazione fisica grazie al progetto di sensibilizzazione alla disabilità promosso dalla scuola e dall’Istituto comprensivo “Teresa Mattei” insieme al team delle Volpi Rosse Menarini, la nota squadra di basket fiorentina che dal 2005 pratica la pallacanestro in carrozzina a livello agonistico.
“Tutti gli studenti – spiegano la dirigente dell’istituto Amalia Bergamasco e la professoressa di scienze motorie Brunella Murolo – sono stati entusiasti fin da subito di misurarsi con questa disciplina, un modo per abbattere in campo ogni barriera, non solo fisica ma anche mentale. Un ringraziamento di cuore ai giocatori delle Volpi Rosse e ai responsabili Ivano Nuti e Paolo Cosmi, che ogni settimana vengono a scuola ad allenare i nostri ragazzi”.
Il fischio di inizio venerdì mattina, alla presenza del sindaco Francesco Casini e dell’assessore allo sport Enrico Minelli, è in programma intorno alle 10, subito dopo la ricreazione degli studenti. Le due terze saranno schierate in campo e si daranno il turno durante il gioco. Sugli spalti i compagni di scuola e i genitori degli alunni, pronti a incitare le squadre. E non mancheranno i giocatori delle Volpi Rosse, che a sorpresa potrebbero entrare nel rettangolo di gioco per dare una mano ai piccoli atleti.
“Ci saremo anche noi pronti a fare il tifo – dice il sindaco Casini -, per i ragazzi che si sfideranno e per questa iniziativa che ci mostra il volto più nobile dello sport, un’occasione di crescita non solo fisica ma soprattutto mentale, culturale e sociale”.