Un conto corrente postale per fornire aiuti alimentari alle famiglie ripolesi in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. È attivo da oggi grazie all’iniziativa del Comitato ripolese della Croce Rossa Italiana intitolata “La Solidarietà va Spesa”, realizzata in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli e Caritas. Il fondo servirà ad integrare i Buoni spesa già previsti dal governo ed erogati dall’Amministrazione comunale in base ad un apposito bando, con l’acquisto di beni di prima necessità da destinare a chi versa in difficili condizioni economiche dovute all’attuale situazione sanitaria.
Chiunque, da oggi in poi, potrà dare il proprio contributo con una donazione sul conto corrente bancario intestato alla Croce Rossa Italiana – Comitato Bagno a Ripoli; Iban: IT46 D030 6909 6061 0000 0172 195; Causale “La Solidarietà va Spesa”.
Il fondo andrà ad integrare la filiera di fornitura di derrate e generi di prima necessità, anche sotto forma di buoni spesa, a favore di soggetti indigenti individuati dai servizi sociali territoriali, tramite l’acquisto di tali generi nella filiera della grande distribuzione e prevalentemente presso il centro Coop di Bagno a Ripoli. Periodicamente, con cadenza settimanale, verrà effettuata una rendicontazione da parte del personale amministrativo Cri, che verrà inviata ai donatori e comunicata alla popolazione tramite i canali comunicativi dell’associazione.
All’iniziativa hanno dato la loro adesione anche esercenti del settore ristorazione o generi alimentari, disposti a donare derrate. In questo caso, le donazioni saranno impiegate per supportare e integrare l’attività del Banco alimentare di Caritas, che in questo periodo di emergenza la Croce Rossa ha deciso di supportare per garantire la continuità del servizio ai più bisognosi.
“Siamo soddisfatti – racconta il presidente della Cri Bagno a Ripoli Francesco Pasquinucci- di questo foundraising che abbiamo attivato in accordo con il Comune di Bagno a Ripoli ed in collaborazione con gli amici di Caritas. Si tratta di un conto corrente sul quale verranno canalizzate le offerte della popolazione ripolese e non. Non intende andare a sostituire gli aiuti che già stanno arrivando tramite la filiera della pubblica amministrazione, quanto costituire un salvagente”.